OVERCUT è la parola del giorno, quella tattica che in anni passati abbiamo visto molte volte adottare dalla Ferrari condotta da Schumacher; e cioè rimanere in pista qualche giro più degli altri e sfruttare fino in fondo le gomme, tanto da guadagnare un certo vantaggio prima del pit stop per poi, una volta che tutti si sono fermati, essere davanti. Sembra facile ma non lo è, ci devono essere una serie di fattori che si inneschino tutti insieme per far sì che una tale strategia possa essere vincente; innanzitutto gli pneumatici devono dare quel qualcosa in più poco prima della fine della loro vita prestazionale; poi un pilota che sappia adeguare il suo stile di guida a tale scopo;  una vettura che mandi in temperatura le gomme in maniera omogenea sfruttandole ma senza consumarle e poi una differenza di prestazioni con le altre mescole che sia abbastanza rilevante, almeno sopra al secondo a parità di usura. Ma andiamo per ordine; le Ferrari in prima fila partono bene e mantengono le posizioni con Bottas 3° che viene già nei primi giri distaccato in maniera importante; già al giro n.2 accusa un gap da Raikkonen di 3,375 sec. tale distacco diventerà di 6,873 sec. al passaggio n.21; in quel momento però accade qualcosa alle Ferrari, cominciano a rallentare, lo stesso Vettel ha dichiarato che le gomme sembravano aver perso aderenza, da notare anche che al giro 23 Raikkonen comincia ad avere del traffico davanti, le vetture di Button e Wehrlein che sono in lotta tra di loro, ecco il grafico

Da notare come Bottas recuperi buona parte del gap nei giri dal 22 al 27 passando da 6,134 sec. a 3,142 sec. entrambi i piloti Ferrari effettuano i doppiaggi e cominciano di nuovo a staccare Bottas che al passaggio 32 accusa 4,986 sec. di svantaggio; in questa fase di fatto le gomme vengono fatte riposare involontariamente dai piloti e come avevamo visto in Spagna, quando Hamilton alternava un giro veloce ad uno lento, questo tipo di pneumatici hanno una nuova riserva di performance quando vengono raffreddati per un certo periodo, a trarne vantaggio saranno Vettel e Ricciardo ma ad innescare i cambi di gomme è stata la Red Bull con Verstappen, la gara era abbastanza monotona e il muretto ha comunicato all’Olandese di voler rompere il ghiaccio e provare qualcosa per superare Bottas, Verstappen rientra così al giro 32 cercando un improbabile undercut, in quel momento era 4° a 6,707 sec. dalla vetta ed a 1,3 sec. da Bottas; la Mercedes reagisce richiamando il Finlandese immediatamente mentre la Ferrari fa rientrare Raikkonen al passaggio n.34 per difendere la prima posizione, scelta alquanto logica quella di marcare i propri avversari quando si è in testa; ma proprio in queste tornate sia Vettel che Ricciardo ritrovano nelle gomme delle prestazioni fantastiche e segnano dei timing da record, ricordo che questi piloti erano tutti su ULTRASOFT e nel cambio gomme sono passati a SUPERSOFT.

Da notare i tempi bassissimi di Ricciardo più veloce anche di Vettel, tuttavia quest’ultimo farà il suo giro veloce al passaggio successivo, prima di entrare la box, con 1:15.238 e con la vettura con mezzo serbatoio di carburante. Queste tornate velocissime consentiranno a Vettel di passare Raikkonen e a Ricciardo di passare sia Bottas che lo stesso Verstappen con circa 7 secondi di margine (lap 39) sul Finlandese della Mercedes che si ritrova così 4° con l’Olandese della Red Bull che cercherà inutilmente di passarlo fin sotto la bandiera a scacchi dopo aver cambiato di nuovo le gomme al giro 60 montando di nuovo le ULTRASOFT.

Da notare i tempi del giro di ‘attacco’ quello appena si rientra in pista dopo il cambio gomme; Vettel 1:16.190; Raikkonen 1:16.114; Ricciardo 1:16.594; Bottas 1:17.783 benché quest’ultimo si sia trovato con Verstappen subito dietro aveva comunque pista libera eppure è sceso sotto la soglia di 1.17 solo al giro 43 (1:16.911) dopo ben 9 giri dal cambio gomme; da qui la difficoltà della Mercedes in questa pista nel mandare in temperatura le gomme soprattutto, in questo caso, le SUPER SOFT. Di contro Ricciardo ha dimostrato di avere un set-up davvero ottimo per questa gara e di guidare al meglio come già aveva dimostrato lo scorso anno.

Marco Asfalto

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