Aspettavamo questo momento quasi da mesi, la fase più importante di sviluppo della Power Unit Ferrari che avrebbe dovuto portare tanti cavalli e cominciare a mettere sotto pressione i Tedeschi, ricorderete che già da marzo si parlava degli iniettori a doppia ancora integrati con le candele; camere di precombustione, pressioni vicine ai 500 bar, incremento di potenze di  70, poi 50, e poi 15 miseri cv, ma insomma dobbiamo accontentarci sù, 15 è meglio che zero in fondo, e poi al venerdì si gira depotenziati, questo lo sanno anche i bambini oramai; fatto è che la presunta adozione di tutti questi dispositivi va inevitabilmente poco d’accordo con quello che un manipolo di ‘addetti ai lavori’ molto esperti ci ha propinato in queste settimane, ovvero miscelare la benzina con l’olio lubrificante, il che trasformerebbe queste sofisticate Power Unit in banalissimi motori a due tempi dagli scarichi puzzolenti e fumanti e con le candele sempre sporche; mi chiedo infatti, se il vero segreto delle prestazioni Ferrari e Mercedes, è quello di barare clamorosamente, allora a cosa servono tutti questi marchingegni così complicati? Basta nascondere un serbatoio aggiuntivo da qualche parte, magari sotto il sedere del Pilota, zona nella quale è difficile fare verifiche, o magari dentro qualche alettone, come si fa con gli aerei, e poi un bel circuito con una pompa apposita che arrivi all’impianto di alimentazione, in fondo si tratterebbe di mettere qualche tubicino in più rispetto ai tanti condotti presenti, chi vuoi che se ne accorga? Il nocciolo della questione, di cui nessuno, o quasi, parla è ben altro; è quasi ovvio che una ipotesi del genere è impossibile, immaginate la Squadra che verrebbe trovata con tali apparati, squalifica lunghissima e un danno d’immagine incalcolabile; è molto più probabile che ci siano dei componenti nell’olio lubrificante che possano essere riutilizzati da una apposita valvola nel carter, i così detti blow-by-gas, è qualcosa di legale e non comporta l’adozione di parti dalla collocazione e dalla funzione improbabile; ma questo non è un segreto, è quanto si cerca di fare, e la Petronas sembra essere molto avanti, fin dal 2015; adottare un lubrificante che ad una certa temperatura possa rilasciare dei vapori che possano essere reintrodotti nel circuito di alimentazione arricchendo la benzina e favorendone quindi la combustione; e questo sarebbe il grande segreto delle PU Mercedes e Ferrari? Quello che appare è ben altro, c’è chi si arrampica sugli specchi, lo fa la Red Bull lanciando accuse che non stanno in piedi, con un doppio intento, giustificare le proprie mancanze e offuscare le vittorie altrui; gli altri arrampicatori sono i fenomeni di un giornalismo che è alla frutta, titoli acchiappa-utenti ed articoli vuoti come lo spazio profondo; come la faccenda dei cavalli dispersi della nuova PU Ferrari, dovevano essere 50 ed adesso sono 15, non 12, non 18, ma 15; già immagino uno degli Ingegneri Ferrari che afferra il suo Smart Phone e manda il messaggino ad un giornalista rivelando l’esatta potenza di cui disporranno le nuove unità ICE rischiando una denuncia per spionaggio industriale, il lavoro e magari anche la galera, in nome poi di non si sa cosa, visto che questi ‘giornalai’ non hanno neppure il becco d’un quattrino per pagare il servizio reso, del resto sono abituati a non pagare nulla, figuriamoci le informazioni…

Comunque oggi avremo delle certezze, qualsiasi cosa la stampa abbia scritto, e se scrivi tanto magari ci azzecchi pure; a Silverstone si potrà palpare la vera differenza tra le due vetture che stanno dominando il Campionato, al netto di oli riscaldati, riutilizzati, convogliati, additivati, fritture miste e di paranza, ma sì è estate godiamoci questo ‘can can’ almeno ci facciamo due risate sotto l’ombrellone…

Marco Asfalto

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