A VOLTE RITORNANO, MAX MOSLEY…

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Come nel celebre film tratto da un racconto di Stephen King, Max Mosley è tornato, ed è tornato a lanciare frecce avvelenate, come suo solito; il punto è che torna proprio quando c’è da mettere all’angolo la Ferrari. Curioso il comportamento dell’uomo dei giochini per adulti in tenuta da nazista, che è anche riuscito a far rimuovere tutte le foto dello scandalo da google; in genere è in silenzio, lo immaginiamo in una residenza dorata, un appartamento di lusso con vista, o una villa nella campagna, con le cameriere in minigonna e reggicalze che gli versano del Dom Perignon e l’immancabile scatola di cialis nel cassetto; nella nostra mente lo vediamo come un pensionato di lusso alle prese con una qualche attività messa in piedi negli anni del potere; un impegno che serve solo a passare il tempo e non annoiarsi troppo tra un giochino erotico e l’altro. Eppure questo tizio, anziano, se c’è da commentare e condannare la Ferrari, ha un impeto di gioventù, un risveglio portato da risentimento ed odio forse atavico; in fondo c’è quasi da comprenderlo, dare addosso agli Italiani ed alla blasonata casa che costruisce le vetture migliori del mondo regala un poco di lustro e di soddisfazione interiore; soprattutto se fai parte di un popolo che viveva nelle caverne quando in terra Italica si costruivano strade ed acquedotti; insomma uno spirito di rivalsa che arriva quando si può gettare del fango contro qualcuno che sentiamo di ammirare e che invidiamo nel profondo…

Il caro Max ha dichiarato a Sky Sports UK che Vettel doveva essere escluso dalla gara per poi essere portato nel ‘tribunale’ sportivo dove comminare altre sanzioni, perché il suo comportamento è stato “intollerabile”. Bisogna dare credito a Mosley, lui ne sa qualcosa di comportamenti intollerabili, anzi potremmo definirlo quasi un esperto della materia e quindi, secondo il suo ragionamento, perché non squalificare il Pilota Ferrari per 4-5 gare? Si potrebbe dare un bell’esempio al popolo della F1 e a tutti quei giovani a cui verrebbe la malsana idea di dare una ruotata a chi ti inchioda davanti per provocarti; nel gergo stradale, mai messo nero su bianco, le persone che fanno certi giochetti con chi segue come minimo si prendono degli insulti e in qualche caso molto di peggio… Quindi il messaggio che sta passando è molto chiaro, chi provoca non viene sanzionato, chi reagisce invece sì; un messaggio molto pericoloso per chi guida vetture da 350 Kmh e insano da dare al pubblico, sì perché il pubblico, quello normale, quello appassionato, ha capito tutto di quanto sta accadendo in F1, ha visto il comportamento di Bottas che pur di non lasciare 1 millimetro alla Ferrari rischia, riuscendoci, l’incidente; lo stesso pubblico ha visto Verstappen partire come se non ci fosse un domani, comportamenti da Colosseo, come ha giustamente detto Maurizio Arrivabene, non sono più corse sportive, sono bighe contro bighe e vince chi sopravvive e ha il compagno più bravo a speronare. La Ferrari in tutto questo conserva una classe che pochi possiedono, non istruisce Kimi per fare scontri e non urla contro decisioni assurde dei commissari, parole critiche da Arrivabene ma comunque nel rispetto del diritto di opinione che dovrebbe essere sacrosanto. Le intenzioni potrebbero essere due, far arrivare Hamilton e Vettel all’ultimo GP appaiati o cercare di far vincere l’ennesimo Mondiale alla Mercedes, in entrambi i casi siamo di fronte ad un gesto prepotente ed autoritario della FIA, la quale sta vedendo il suo MASSIMO POTERE diminuire a causa di Liberty Media che non sta facendo altro che il suo dovere, dare il maggior spettacolo possibile ed avvicinare i tifosi ad una F1 da cui ci si stava allontanando molto lentamente. Il punto è che è stata proprio la scarsa credibilità della massima formula ad essere il motivo della decadenza e se lunedì arrivasse una qualche decisione clamorosa nei confronti di Vettel o della Ferrari, sarà, di fatto, sancita la morte della più bella competizione motoristica Mondiale…

Marco Asfalto

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