La pista di Spa Francorschamp è una di quelle che più mettono alla prova i piloti e gli ingegneri, essendo composta da lunghi rettilinei ma anche da curve che richiedono molta aderenza per non maltrattare gli pneumatici e perdere decimi preziosi. La Ferrari ha portato al circuito belga una modifica al fondo estrattore, che, come si può vedere nelle immagini,
ora presenta un rigonfiamento nella parte inferiore dell’estrattore. Solitamente si cerca di “svuotare” il più possibile questa zona per favorire il passaggio d’aria, dato che l’aderenza al retrotreno è ugualmente funzione dell’apporto dell’estrattore e dell’ala. Queste due componenti però, come sempre nel mondo dell’aereodinamica, lavorano in tandem ed è impossibile pensarle separatamente. Una piccola modifica che potrebbe sembrare una perdita di efficienza per un componente, può rivelarsi l’opposto invece prendendo in considerazione tutto il pacchetto aereodinamico.
Una superficie curva come quella ora apparsa sotto il fondo ferrari, crea da una parte una depressione ulteriore, dall’altra “guida” il flusso verso i punti che gli ingegneri del Cavallino ritengono critici.
Francorschamp è una delle piste che richiede una maggiore efficienza aereodinamica, essendo da medio carico e quindi una via di mezzo tra le piste lente, in cui si predilige il carico e quelle veloci, in cui si cerca la velocità massima sacrificando la trazione nelle curve lente. Ogni team cerca la giusta e delicatissima alchimia: basta che le condizioni della pista varino di poco -più o meno caldo, quantità di gomma sull’asfalto- che l’equilibrio va in frantumi, portando alla distruzione delle gomme o ad un calo delle performance. Trovare la quadratura del cerchio non è facile e quest’anno spesso alla Ferrari non ci sono riusciti. Questa modifica era sicuramente in cantiere da tempo e forse sarà una delle ultime se il team di Binotto si concentrerà, come auspicabile, sulla vettura 2017