Se l’aerodinamica cambia volto, sotto il cofano della F1 2026 avverrà un vero e proprio terremoto. Il nuovo regolamento sui motori impone una ripartizione della potenza quasi paritaria: circa 500 cavalli dal motore termico (V6 Turbo) e altri 500 cavalli dalla parte elettrica.
Sulla carta sembra un’evoluzione tecnologica affascinante, ma nei garage dei team serpeggia il panico. Gli ingegneri temono che le batterie attuali non siano in grado di sostenere questo sforzo per tutto il giro, aprendo la strada a scenari di guida che nessun tifoso vorrebbe mai vedere.

Scalare marcia in rettilineo: follia o necessità?
L’allarme più rumoroso riguarda la gestione dell’energia. Per ricaricare una batteria così sollecitata, i piloti potrebbero essere costretti a tecniche di guida paradossali.
Oltre al temuto “Lift and Coast” (alzare il piede dall’acceleratore ben prima della staccata per risparmiare carburante ed energia), si parla di una possibilità che sembra assurda: scalare marcia in pieno rettilineo.
Perché farlo? Scalando marcia mentre si è a tutto gas, si alzano i giri del motore termico, permettendo al sistema ibrido di rigenerare energia più velocemente. Una manovra da “guida sbagliata per andare al supermercato”, ma che nel 2026 potrebbe diventare necessaria per non rimanere a secco di potenza elettrica.
Tuttavia, bisogna fare la tara a queste dichiarazioni: spesso i team manager e gli ingegneri dipingono scenari apocalittici solo per ottenere concessioni dalla Federazione. È politica, non solo tecnica.
Addio affidabilità totale: perché le auto si romperanno
Siamo abituati a un’era in cui le rotture meccaniche sono rarissime. I motori attuali sono congelati da anni e perfezionati all’estremo. Dimenticate tutto questo nel 2026.
Il nuovo regolamento porterà quasi sicuramente a un crollo dell’affidabilità, specialmente nei primi mesi. Le criticità non riguarderanno tanto il motore termico (che i team conoscono bene), quanto la componentistica elettrica ed elettronica.
Il paradosso dei cavi elettrici
C’è un dettaglio tecnico che spiega bene la sfida ingegneristica: il peso del rame.
I cavi elettrici necessari per gestire 500cv pesano molto. Per mantenere le vetture leggere, gli ingegneri cercheranno di ridurre la sezione dei cavi al minimo indispensabile.
- Cavi più sottili = Auto più leggera.
- Cavi più sottili = Maggiore resistenza elettrica e surriscaldamento.
Siamo al limite della fisica e della tecnologia attuale. Il rischio di vedere ritiri per guasti elettronici, surriscaldamenti delle batterie o problemi ai sistemi di recupero energia sarà altissimo. È il classico trade-off del motorsport: chi rischierà di più sul peso, potrebbe pagare il prezzo con il ritiro.
Guarda il video completo sul regolamento F1 2026

Il 2026 potrebbe regalarci un campionato meno prevedibile, non solo per le prestazioni, ma per la tenuta dei mezzi. Se oggi ci stupiamo quando una macchina si ferma a bordo pista, tra due anni potrebbe tornare ad essere la normalità.
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