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Michael Andretti parla dell’approdo della Cadillac in Formula Uno

Michael Andretti, la sua determinazione nello sbarcare nel Circus è elevata. Ciò che non gli aggrada è però l’atteggiamento snobistico che, a suo dire, gli altri team di Formula Uno stanno assumendo nei suoi confronti e in quelli della sua nuova scuderia,

Michael Andretti non vede l’ora che la sua Cadillac, dopo l’approvazione ottenuta dalla Fia, possa misurarsi nell’ambito della Formula Uno. Intanto si è fatto le idee chiare su alcuni team della concorrenza. Per lui la Haas è una “mini Ferrari“.

Lui vuole giocarsela al massimo grado. “E’ probabilmente sei anni – dichiara ad Auto Sprint – che stiamo spingendo per trovare un modo ed essere coinvolti in Formula Uno , sentiamo di poter aiutare la Formula Uno a crescere ancora negli USA. Abbiamo dovuto realizzare quello in cui stavamo entranto, ovvero, in molta politica e cose del genere, è così che funziona e l’affronteremo, non pensavo che sarebbe stato così difficile entrare in Formula 1, dimostreremo di avere il peso per entrarci”.

Proprio per questo suo impegno Andretti desiderebbe un adeguato rispetto che però, a suo giudizio, gli altri team del circus mostrano di non avere. “Pensano che siamo un mucchio di bifolchi qui – prosegue – e che non sappiamo cosa stiamo facendo. Ma abbiamo molta esperienza nelle corse. Dovremo arrivarci da una diversa angolazione rispetto a tutti gli altri e potrebbe funzionare”. Definisce Haas “una mini Ferrari” ma non certo con riferimento al rendimento in pista.

“La Haas- prosegue- è una mini Ferrari perché acquistano tutto il possibile dalla Ferrari e hanno anche ingegneri Ferrari. Portare le macchine in pista è probabilmente la parte più semplice, noi dovremo costruire la nostra macchina e ti rendi conto che impegno sia”.

Nel finale della disamina torna sulla Cadillac e sentenzia: “aggiungere altre macchine pensiamo sarà solo di aiuto alla Formula Uno”. La sfida è lanciata.

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