Le premesse, per lui, non erano delle migliori. Clamorosamente sbattuto fuori dal Q1 nelle qualifiche ufficiali, George Russell è però salito sulla sua Mercedes con un imperativo categorico, anzi due: dimenticare e risorgere. Perché, dopo il ritiro in Gran Bretagna seguito alla sua vittoria nel Gran Premio d’Austria, una seconda debacle sarebbe stata un po’ troppo da digerire.
Così George d’Inghilterra, giro dopo giro, ha tessuto la tela che lo ha portato a cucirsi su misura il vestito di un ottavo posto non esaltantissimo ma comunque foriero di preziosi punti in classifica. E capace, almeno in parte, di mandare al macero il brutto ricordo dell’esclusione sin dal primo scorcio delle qualifiche. Si tratta, per lui, dell’undicesimo Gran Premio a punti in tredici uscite con le sole stecche del diciassettesimo posto in Australia e del ritiro in terra d’Albione.
Nella sua scarna dichiarazione sui social, però, George il rimontante sembra proprio non riuscire a estirparsi il dente avvelenato delle qualifiche andate storte. Come a dire, va bene , l’ottavo posto è arrivato ma , se soltanto avessi fatto meglio il sabato, magari sarei stato lì a contendermi un secondo Gran Premio. Può essere. Ma la Formula Uno, come l’esistenza dei comuni mortal, d’alti e bassi vive. “Ho guadagnato nove posti oggi – afferma- ma nel complesso, i danni sono stati fatti ieri”.
E, giusto per fare capire che il clima in casa Mercedes è improntato all’amicizia e alla collaborazione, chiosa: “congratulazioni a LH (scrive siglando il nome del compagno di squadra Lewis Hamilton per risparmiare tempo) e alla squadra sul podio”. Dopo i due rilievi, volta subito pagina e si dà dando anche agli appassionati l’appuntamento in Belgio dove la Formula Uno busserà alla porta già la prossima settimana. “Abbiamo un’altra possibilità di combattere prima della pausa estiva in Belgio – conclude- quindi facciamoci sotto”.