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Lia Block, figlia di Ken, in F1 academy

Lia Block – Narra la sua biografia che con il primo volante venne a contatto all’età di undici anni. Era quello di un go kart. E da lì i motori cominciarono ad avvolgere totalmente la sua vita fino a farle pensare di dedicare a essi ogni suo sforzo o giorno.

Lia Block sbarca in Formula Uno academy con la Williams. E il cognome che porta dà due indicazioni chiare: la prima è che non viene dal nulla, la seconda è che le orme delle sue origini le vuole tenere salde nel cuore e per il futuro per ritagliarsi ampie soddisfazioni.

Lia è figlia di Ken Block, pilota di rally e stuntman scomparso a soli 56 anni a causa di un incidente occorsogli in motoslitta nello Utah. Ken ha per così dire lasciato a Lia il testimone e un invito: ora tocca a te. E lei non se lo è fatto dire due volte. Go kart, come detto, a undici anni, poi, ricorda la Gazzetta dello Sport, un’ampia frequentazione nei rallycross, nella extreme E e nei rally. “Quest’anno – spiega ancora la rosea – Lia ha vinto il titolo Open 2 ruote motrici nel campionato rally Ara che si disputa in Nord America, diventando la più giovane concorrente a vincere un titolo in quel campionato”.

La tradizione sportiva e motoristica della famiglia Block sembrano insomma approdate in ottime mani. E, laddove il padre Ken, frenato dal destino che gli ha messo il cartello di stop ancora in giovane età, non è riuscito, può riuscire lei a sbarcare in un mondiale top level.

Il passato del circus annovera poche presenze femminili. Una su tutte, la compianta Lella Lombardi che disputò diciassette gran premi con March e Ram nonchè con quella stessa Williams da cui ora partono i sogni di circus di Lia Block. E sempre della scuderia del vecchio e indimenticato Frank fece parte un’altra esponente del gentil sesso, Desirè Wilson, ancorchè per un solo Gran Premio. E come non ricordare anche Giovanna Amati che nel 1992 fu seconda guida della Brabham e fu l’ultima donna a correre in Formula 1? O Divina Galica, sciatrice di talento che ebbe un’esperienza in due mondiali tra 1976 e 1978 con Surtees e Hesketh?

E, andando negli States, scintilla la stella di Danica Patrick, imprenditrice, modella ma anche pilota di valore in Formula Indy Car e Nascar con la disputa di 116 Gran Premi.

Lia può quindi essere la nuova stella in rosa in un panorama motoristico in cui da sempre stradomina il sesso maschile. Il team principal della Williams James Vowles scommette ciecamente su di lei: “Lia – ha detto – ha già raggiunto grandi risultati nel motorsport, ha un talento naturale incredibile, l’istinto di una campionessa e la determinazione per raggiungere grandi risultati con le monoposto, siamo impazienti di cominciare questa nuova esperienza insieme”.

E lei, dal canto suo, è pronta a viversela come un sogno che si è realizzato e chiede solo di essere fatto lievitare in continuazione.

Foto cover credits Williams racing

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