Lewis Hamilton intervistato dal quotidiano “AS”, ha tuonato contro l’attuale Formula1.

Lewis Hamilton, impegnato questo fine settimana nel GP di Monte Carlo, ha rilasciato un’intervista in cui si è scagliato contro la gestione della Formula1.

Il sette volte campione del mondo è convinto che se avesse iniziato adesso la sua carriera, non avrebbe potuto essere dove si trova in Mercedes:”Ci sono sempre ottimi piloti che arrivano, nel mio caso sono arrivato insieme a Rosberg e Kubica, Alonso c’era già da un poco, prima ancora vinceva Schumacher. Ci sarà sempre un’era di qualcuno. A mio avviso viviamo in un’epoca in cui questo è diventato un club per ragazzini milionari. Se dovessi ricominciare da una famiglia operaia, sarebbe impossibile per me essere qui oggi. Perché gli altri ragazzi avrebbero molti più soldi. Dobbiamo lavorare per cambiarlo e renderlo uno sport accessibile, per i ricchi e per le persone di origine più umile”.

Quest’anno, Hamilton si gioca la possibilità di conquistare l’ottavo titolo mondiale contro la Red Bull di Max Verstappen, ma l’inglese non è interessato ai numeri:”Vincere l’ottavo titolo non cambierebbe molto. So chi sono, da dove vengo e di cosa sono capace. Non ho idea se vincerò, anche se lavoro per ottenere il primato. I numeri non sono ciò che mi preoccupa di più. Mi preoccupo di quello che sono. Lo sport è la mia vita, è il mio lavoro. Direi che la F1 è la mia seconda priorità, anche se non sarei in grado di fare nessuna delle altre cose senza questa competizione. Voglio aiutare le persone, istruirmi e incoraggiare tutti intorno a me. Mi ci vorrà del tempo per parlare con coloro che gestiscono la Formula 1 e vedere come possiamo fare meglio, come essere più efficienti e diversificati nel futuro dell’automobilismo. Non prendo mai un no come risposta”.

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