Charles Leclerc ha conquistato il secondo posto al Gran Premio del Messico 2025, ma l’ex pilota Jolyon Palmer ha sollevato dubbi sulla mancata penalità del monegasco per un sorpasso ai danni di Hamilton fuori pista. Ecco l’analisi dell’episodio e le possibili ragioni della decisione dei commissari.Il duello Leclerc-Hamilton e il caso del primo giro
Il primo giro del GP del Messico è stato tutt’altro che tranquillo per la Ferrari. Nelle prime curve, Charles Leclerc ha tagliato la traiettoria superando Lewis Hamilton, scatenando immediatamente le polemiche. Jolyon Palmer, analista per la BBC ed ex pilota di Formula 1, ha definito la manovra una “penalità certa”. Secondo lui, Leclerc avrebbe deliberatamente lasciato la pista per evitare il contatto e guadagnare posizione.
“Leclerc, da dietro Hamilton, sceglie di andare fuori pista. Non è costretto, lo spazio c’è. Poi rientra e decide chi lasciar passare. È una penalità chiara, una slam-dunk”, ha dichiarato Palmer.
Ma davvero il ferrarista ha tratto vantaggio in modo irregolare? E perché la FIA ha deciso di non intervenire?

La decisione FIA: un precedente pericoloso?
La Direzione Gara ha esaminato l’episodio, ma non ha comminato alcuna penalità. Un dettaglio sembra aver pesato più di tutto: Leclerc ha ceduto la posizione a Lando Norris subito dopo il taglio, rimanendo però davanti al compagno di squadra Hamilton. Una scelta che ha forse salvato il monegasco. In casi simili, la FIA valuta l’intenzione del pilota e l’effettivo vantaggio tratto dall’azione. Leclerc non ha mantenuto la leadership assoluta, ma si è trovato in una posizione “intermedia” che i commissari hanno ritenuto accettabile. Inoltre, la confusione dei primi metri – con Verstappen, Sainz e Lawson anch’essi fuori traiettoria – ha reso difficile attribuire colpe individuali. È probabile che la FIA abbia preferito evitare un’ondata di penalità, lasciando che il giudizio restasse nel margine della discrezionalità.
Ferrari in crescita, ma con ombre regolamentari
Nonostante il rischio di sanzione, Leclerc ha disputato una gara solida. Secondo al traguardo dietro a un dominante Lando Norris, il monegasco ha dimostrato che la SF-25 continua a migliorare sul passo gara. Nel finale, ha dovuto difendersi dal ritorno di Verstappen, autore di un’ottima rimonta con gomma soft, ma la Virtual Safety Car causata dal guasto di Carlos Sainz – fermo con la sua Williams motorizzata Ferrari – ha congelato le posizioni. Hamilton, invece, è rimasto fuori dal podio: per il sette volte campione è un’altra gara difficile con la nuova monoposto di Maranello, ancora lontana dalla sua piena competitività.
Il dettaglio che ha salvato Leclerc
Guardando attentamente le immagini, emerge un particolare che molti hanno trascurato: Leclerc non ha allargato volontariamente per attaccare, ma per evitare un possibile contatto laterale con Hamilton, che a sua volta stava difendendo l’interno. Questo margine di “sicurezza” ha probabilmente convinto i commissari a considerare l’episodio come parte di una manovra di evitamento e non di guadagno di posizione. È una sottile differenza, ma decisiva. Proprio per questo, il ferrarista è uscito indenne, anche se Palmer insiste: “È una penalità che in passato sarebbe stata automatica”.
Analisi finale
La mancata sanzione a Leclerc apre un nuovo fronte nel dibattito sui limiti della pista e sull’uniformità delle decisioni FIA. Se in altre gare episodi simili sono stati puniti, la discrezionalità dei commissari continua a creare ambiguità. Ferrari, tuttavia, può guardare al bicchiere mezzo pieno: la SF-25 si conferma solida, veloce e più gestibile, segno che a Maranello la direzione tecnica sta finalmente trovando coerenza tra simulatore e pista. E se questo equilibrio fosse il segnale di una Ferrari pronta a tornare costantemente al vertice?
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Fonte:
GPBlog, BBC Sport
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