Secondo nella prima sessione, ultimo nella successiva. In casa Mc Laren vi è un’elevata probabilità che la domanda più gettonata del momento sia la seguente: cosa può essere accaduto a Lando Norris e alla vettura per passare in un battito di ciglia dall’altare alla polvere? Perchè poi, ovviamente, sciogliere il dubbio diventa determinante in vista delle qualifiche dove la faccenda si farà tremendamente seria.

Ieri, sulla sua pagina social, aveva l’aspetto di un figurino che, rivolgendosi dalla sua foto con espressione decisa, domandava: “sei pronto?”. La stessa domanda è rivolta oggi a lui dopo queste due sessioni a doppio volto. Su un fatto gli addetti ai lavori concordano: questo non è da Norris. Non è da uno che, lo scorso anno, disputò un mondiale stupefacente e, non appena fu messo in condizione dalla Mc Laren con gli aggiornamenti di far trotterellare la macchina a dovere, fece vedere in un amen di che pasta fosse fatto conquistando ben sette podi e il sesto posto con 205 punti. Se può rendere meglio l’idea, uno solo meno del ferrarista Charles Leclerc.

Ma, naturalmente, una sessione di prove un po’ ingarbugliata può capitare anche ai migliori. E poi Lando Norris da Bristol classe 1999 ha dalla sua due alleati che non tutti possiedono: il talento cristallino, che gli è unanimemente riconosciuto, e l’età. A ventiquattro anni che diventeranno venticinque il prossimo 13 novembre ti puoi ancora fare balenare nel pensiero l’idea di poter spaccare il mondo.

E infatti lui non solo se la fa balenare, ma la dichiara pure apertamente: “siamo finalmente arrivati alla nostra prima gara stagionale – ha detto alla vigilia delle libere- sarà il mio sesto anno in Formula Uno e con la Mc Laren abbiamo concluso il 2023 alla grande, quindi speriamo di continuare così già a partire dal Bahrein, è stato grandioso tornare al volante di una macchina di Formula Uno la scorsa settimana, nei test di Sakhir la MCL 38 si è comportata bene, questo è sicuramente un buon modo per affrontare il prossimo weekend di gara”.

Insomma, Norris ha la granitica convinzione che questo possa essere l’anno del botto. Perlomeno nel senso di poter transitare almeno volte numero uno prima della concorrenza sotto la bandiera a scacchi. E allora cosa vuoi mai, infine, possa contare una sessione di prove in cui arrivi alle spalle di tutti se sai che hai tutta una stagione davanti per poter mostrare che la realtà non è assolutamente quella?

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