News F1 – La Federazione ha ufficializzato, con un comunicato, di aver respinto la richiesta di appello da parte di Mercedes per quanto avvenuto al giro n°48 del Gran Premio del Brasile, in occasione del primo tentativo di sorpasso del sette volte campione del mondo ai danni di Max Verstappen. Sui media dopo la gara ad Interlagos e nelle ultime 24 ore all’interno del paddock non si è parlato d’altro fra gli addetti ai lavori.

“Ho dubitato che gli steward volessero davvero riaprire il caso”: Scott Mitchell, giornalista per The Race. “La decisione presa in Brasile è stata corretta, nessuno dei due ha danneggiato la macchina e il più veloce ha vinto la gara”: Gary Anderson, ex ingegnere Jordan”; e ancora “Verstappen ha commesso un piccolo passo falso e doveva essere penalizzato”, Valentin Khorounzhiy.
Con una manovra del genere, senza alcun impatto per la sicurezza, sul momento è sembrata la sentenza migliore, anche in ottica campionato. Ma quali strascichi potrebbe lasciare una decisione del genere? I piloti potrebbero cambiare approccio? Come ha dichiarato anche Charles Leclerc in una recente intervista post GP Brasile. In Austria negli scontri tra Lando Norris e Sergio Perez e subito dopo tra lo stesso messicano e Charles Leclerc i giudizi sono sembrati differenti e questa sentenza, di fatto, potrebbe favorire corpo a corpo più duri poiché i piloti all’interno della curva potrebbero difendersi più duramente aspettandosi lo stesso comportamento degli stewards.

Il paragone fra diversi incidenti non è mai facile perché possono essere simili ma non saranno mai identici. Soprattutto fra diversi Gran Premi. Come, quindi, omogeneizzare il giudizio dei commissari lungo tutta la stagione?
“Masi esponga esattamente ciò che è o non è consentito nel briefing dei piloti” secondo Edd Straw. “Ogni volta che un’auto esce di pista dopo un contatto con un altro concorrente, dovrebbe automaticamente aprirsi l’indagine” quanto riportato da Jack Benyon. “L’intero sistema delle sanzioni da applicare in gara per le infrazioni di guida non è soddisfacente e deve essere rivisto”, concludendo con Mark Hughes di SkyF1.
Stiamo parlando dei Top Gun dell’automobilismo, piloti formidabili che raramente commettono errori clamorosi se non qualche valutazione sbagliata nell’affrontare la prima curva al via quando la monoposto non ha ancora tutte le condizioni ideali di temperatura. Max Verstappen al 48 giro del Gran Premio del Brasile ha iniziato a frenare nello stesso punto di Lewis Hamilton ma con un’intensità minore per allungare il più possibile e chiudere la porta. L’angolo del volante era diverso rispetto a tutti gli altri giri, altrimenti avrebbe perso la sua RB16B. Troppo spesso sembra tutto indirizzato allo spettacolo anziché alla competizione e alla vera natura di questo sport. Le regole devono essere chiare e semplici da verificare perchè ormai lo spettatore, da casa, ha le stesse visuali, frame e angolazioni di chi “arbitra”. I giudizi non possono essere diversi solo ora perchè c’è un mondiale in ballo con la possibilità di portarlo fino all’ultima gara.

La Formula 1 e la FIA sono sufficientemente adeguati a questa lotta al vertice? Oppure dopo così tanti campionati vinti da Mercedes sbaragliando la concorrenza già a metà calendario ha perso la sua capacità di giudizio? Che sia, allora, un bellissimo finale di stagione. indeciso fino all’ultima curva, all’ultimo km/h, all’ultimo pit stop…all’ultima sentenza.

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