Le Mercedes crollano con le gomme e le ombre sul quinto mondiale di Lewis crescono. Ennesimo ritiro di Ricciardo mentre Max è imprendibile

Come lo scorso anno, la lotta mondiale termina a Città del Messico. Lewis Hamilton è per la quinta volta campione del mondo, eguagliando Juan Manuel Fangio e portandosi a soli due titoli da Michael Schumacher. La stagione del britannico è stata assolutamente perfetta, con una gestione eccellente dei momenti difficili ( come dopo le qualifiche in Germania o in Belgio) e una forza strabiliante quando la macchina gli ha permesso di dominare. La Ferrari esce nuovamente sconfitta dal confronto, e può recriminare sull’incredibile serie di errori commessi sia dal team che da Vettel.

La gara odierna getta però delle ombre non indifferenti sull’andamento della parte finale della stagione: la telenovela sui fori delle frecce d’argento ha portato alla chiusura degli stessi ad Austin, dove infatti il vantaggio della W09 è sparito. Qui in Messico la situazione è definitavamente precipitata, con Hamilton quarto e Bottas quinto. Il finlandese è stato costretto ad effettuare addirittura tre soste, finendo doppiato dal dominatore Max Verstappen. Non si parla di un mondiale falsato, ma a qualcosa che gli si avvicina decisamente nonostante il fatto che  Lewis Hamilton abbia svolto una stagione perfetta meritandosi la vittoria per quello che ha mostrato. Oggi la Red Bull era letteralmente imprendibile, con l’olandese che ha trionfato per la seconda volta consecutiva in Messico davanti alle Ferrari di Vettel e Raikkonen. Fuori ancora una volta Ricciardo, proprio mentre si stava giocando il secondo posto con Seb.

Al via l’australiano è scattato male, venendo infilato subito dal compagno di squadra. Perfetto Hamilton, che ha sopravanzato entrambe le Red Bull prima della staccata di curva 1. Proprio lì il britannico si è dimostrato guardingo, cedendo a Verstappen che ha così preso il comando che mai più mollerà sino al termine. Il ritmo Mercedes sembrava buono nel primo stint, ma quando si è passati alle SuperSoft sono iniziati i problemi mentre Vettel passava all’attacco. Il tedesco ha infilato alla grande Ricciardo sfruttando i doppiati, per poi divorarsi la Mercedes del rivale e prendersi il secondo posto. Finalmente si è visto un Sebastian in forma, capace di esprimere al meglio il proprio talento. Nel frattempo le W09 sono definitivamente crollate, costrette ad effettuare anche tre soste nel caso di Bottas.

Mentre Ricciardo e Raikkonen volevano chiudere con un singolo pit stop, Vettel e Verstappen sono rientrati nuovamente. L’australiano si è così ripreso il secondo posto, che ha duramente difeso fino al solito ritiro: un problema alla power unit lo ha costretto a parcheggiare alla prima curva, cedendo il passo alle rosse che hanno completato il podio tenendo ancor più aperto il mondiale costruttori. Ora la Mercedes è ancora largamente in testa, ma il gap si è ridotto a 55 punti, con il team di Brackley a quota  585 contro i 530 del Cavallino. Hamilton ha chiuso i conti tra i piloti andando a quota 358 mentre Vettel sale a 294. La zona punti di oggi è stata completata da Hulkenberg, Leclerc, Vandoorne ed Ericsson.

Si torna in pista tra due settimane per il GP del Brasile.

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