Soltanto 93 millesimi consentono a Lewis di staccare la decima pole stagionale precedendo il tedesco. Clamoroso impedimento nel Q2 non penalizzato

Lewis Hamilton si è confermato il più forte di tutti anche nelle qualifiche del GP del Brasile, prendendosi la decima pole della stagione e la 100esima della storia della Mercedes. Il tempo di 1’07”281 ha consentito al campione del mondo di ottenere un altro grande risultato, anche se ci sono molte ombre. Nella Q2 infatti l’inglese ha prima ostacolato Raikkonen sul rettilineo della retta opposta, per poi rischiare di causare un terribile carambola con Sirotkin alla penultima curva. La risposta dei commissari? Non sarà penalizzato perchè Sirotkin era nel giro di uscita dai box, dunque non ha rovinato il suo giro. Ormai si assiste sempre più spesso a situazioni del genere che stanno ponendo sempre più ombre sul mondiale di Hamilton, dimostratosi anche oggi fenomenale in termini di velocità pura

Sebastian Vettel ha nuovamente commesso un errore nell’ultimo tentativo e dovrà accontentarsi di scattare dalla seconda posizione con una Ferrari che si è confermata comunque competitiva anche ad Interlagos.  Per soli 93 millesimi non è arrivata una pole che manca ormai dalla Germania e sembra non voler proprio tornare in mano al ferrarista. In maniera rocambolesca il tedesco rischia una penalità per un evento accaduto durante la Q2: sia Vettel che Raikkonen sono rientrati per passare alle Soft quando sembrava dovesse arrivare la pioggia e Seb è stato chiamato alle verifiche nel momento più sbagliato possibile. I commissari tecnici hanno inviato a quelli sportivi un documento in cui si dice che la Ferrari non è stata spenta al momento dei controlli e che Vettel nel ripartire ha danneggiato le attrezzature. Sarebbe uno scandalo nello scandalo se venisse penalizzato proprio lui.

La seconda fila se la divideranno i finlandesi con Valtteri Bottas che ha preceduto Kimi Raikkonen per soli 15 millesimi. Entrambe le seconde guide si sono piazzate a circa un decimo dai rispettivi compagni di squadra, dimostrandosi competitivi qui in Brasile. Come prevedibile lontanissime le Red Bull, con Verstappen quinto davanti a Ricciardo e separati da 2 millesimi. Il distacco dalla pole è però nell’ordine del mezzo secondo, troppo per sperare di lottare per le prime due file. La Ferrari, grazie all’ottima tattica in Q2, avrà il grande vantaggio di scattare con le Soft contro le SuperSoft di Mercedes e Red Bull. Questo consentirà alle rosse di allungare il primo stint e poi scegliere se optare per le ”rosse” nel finale o passare alle più conservative medie.

Alle spalle dei big strepitosa prestazione delle Alfa Romeo Sauber, con Marcus Ericsson che si è messo davanti al più blasonato Charles Leclerc. Al monegasco va comunque fatto un plauso, dato che a fine Q2 il suo ingegnere gli ha chiesto di rientrare ai box per la pioggia che iniziava a scendere. Leclerc si è invece rifiutato tentando un altro giro, che gli ha permesso di entrare in top ten. Nono tempo per Grosjean con la Haas davanti alla Toro-Rosso Honda di Gasly.

Nella Q2 sono stati eliminati Magnussen, Perez, Ocon Hulkenberg e Sirotkin. La debacle Renault è stata confermata dal sedicesimo tempo di Carlos Sainz, escluso in Q1. Assieme a lui fuori Hartley, Alonso, Stroll e Vandoorne. Alle 18:10 di domani la partenza della gara.

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