Romain Grosjean non ha nessuna intenzione di attaccare il casco al chiodo e rinunciare alla sua carriera nel motorsport.

Romain Grosjean si sta riprendendo dal terribile impatto in Bahrein. Sono passati oltre due mesi dallo schianto del 29 novembre 2020. Il pilota svizzero con passaporto francese deve ancora recuperare pienamente dal problema alla mano, ma non ha smesso di sognare in grande.

La mia avventura in F1 è finita – ha dichiarato Grosjean ai microfoni di Ouest France – ma vorrei correre ancora, anche se la mia famiglia non è totalmente d’accordo. Per i miei figli non è facile capire cosa significhi gareggiare per un pilota, ma in futuro mi comprenderanno. Il campionato IndyCar sembra interessante ed è competitivo, con ottimi piloti. Magari un giorno mi piacerebbe correre ancora nella 24 Ore di Le Mans”.

Il nativo di Ginevra ha corso dieci anni in F1. I risultati sono stati altalenanti, conditi da acuti sorprendenti ad errori gravi. Il 2013 è stata la stagione migliore di Grosjean nel Circus. Su una magnifica Lotus E21, Romain conquistò sei podi ed arrivò settimo in classifica piloti.

Dai 132 punti del 2013 ai due del 2020 sulla Haas VF-20, Romain Grosjean ha vissuto una esperienza terrificante nella scorsa annata. Per 28 lunghissimi secondi, in un inferno di fiamme la sua vita è rimasta appesa ad un filo sul circuito “Sakhir” di Manama; attimi interminabili che hanno lasciato i fan di tutto il mondo con il fiato sospeso in attesa di immagini confortanti. Grosjean riemerse tra il fumo, i detriti e le fiamme come un eroe di un film, salvandosi la vita e facendo tirare un grande sospiro di sollievo agli appassionati.

Grosjean Incidente Baharain

I problemi alla mano sinistra

Il legamento del pollice che collega le ossa e la cartilagine della mano sinistra era completamente rotto e si tratta di una lesione che non guarisce da sola. Per questo motivo, rischio di avere problemi anche a svuotare una pentola piena d’acqua – ha spiegato il trentaquattrenne – ne sono consapevole. Del resto, la mia nuova pelle è molto sottile e, di conseguenza, anche molto sensibile“.

Romain Grosjean ha trovato la forza di parlare dell’accaduto, pochi giorni dopo l’evento. Oggi ha acquisito una serenità che gli consente di trattare anche gli aspetti più intimi e sensibili della vicenda con grande giudizio.

Non ho avuto incubi o problemi simili. Ho lavorato insieme a uno psicologo, ma non ho riscontrato problematiche ‘mentali’. Durante la mia prima diretta su Twitch, scherzavo sulla mia disavventura. Apprezzo la quotidianità e le piccole cose di ogni giorno. Certo l’incidente resta un momento importante della mia vita e una delle esperienze più segnanti. Ma oggi, per fortuna, sono vivo“, ha concluso Grosjean.

Una piacevole notizia che riporta alla mente un altro evento segnante delle ultime stagioni del Motorsport. Il pilota americano Juan Manuel Correa, rimasto gravemente ferito nel tragico incidente di Spa del 2019, tornerà a correre in Formula 3 con una monoposto della ART Grand Prix.

In bocca al lupo ad entrambi per un prosieguo di carriera ai massimi livelli.

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