Quattordicesimo uno, sedicesimo l’altro. Ancora una volta, in casa Alpine non si vola. Esteban Ocon e Pierre Gasly sono infatti usciti dal circuito di Imola senza neppure un pugno di mosche. Un solo punto in sette gran premi ovvero quello colto da Ocon a Miami, per la scuderia franco- tedesca, costituiscono un bilancio piuttosto imbarazzante. A fronte dei mutamenti in seno allo staff, lecito sarebbe stato attendersi qualcosa di più. Magari non arrivare ad assaggiare il podio, come lo scorso anno riuscì ai due piloti transalpini sia pur fugacemente, ma magari riuscire a corteggiare e a sedurre maggiormente la zona punti sì. Ocon, perlomeno, per qualche scampolo in terra emiliana in zona punti ci è stato, poi però l’ha abbandonata senza più riuscire a ritrovarla.
Resta il fatto che, per non cadere in crisi depressiva, ai due drivers e alla dirigenza non conviene istituire un confronto con l’anno di grazia 2023. Allora, infatti, Gasly dopo sette Gran Premi aveva già all’attivo cinque piazzamenti in zona punti con due noni posti, un ottavo, un settimo e un decimo. Ocon, invece, aveva fatto bingo con due ottave piazze, una nona e addirittura un podio a Montecarlo.
Dunque che ne sarà dell’Alpine nel 2024? Ocon ha una voglia immensa di mettersi in vetrina dal momento che vorrebbe occupare al più presto in Mercedes la casella lasciata libera da Lewis Hamilton con il suo approdo in Ferrari. Di questo non ha mai fatto mistero. Ma, dopo Imola, è consapevole di dover migliorare perché i piedi li ha ancora tutti e due nell’Alpine e vi è una stagione da raddrizzare pienamente. E così’, sul suo profilo social, si lascia andare a una considerazione che unisce in matrimonio il filosofico con il cospargimento del capo di cenere. “Gara dura – ha scritto – ci mancava semplicemente il ritmo per competere oggi”. Ma subito dopo proietta lo sguardo al futuro e, facendo un rapido esercizio di memoria, ricorda che a Montecarlo, un anno fa, per lui le campane suonarono a festa. ” Monaco prossimamente- prosegue – con alcuni bei ricordi dell’anno scorso”.
Anche Gasly, nel dopo gara, ha visto qualche macchia nera di troppo nel quadro delle prestazioni della vettura. “Non si è fatto quanto si doveva fare nel modo giusto – spiega- la nostra strategia non ha dato risultati”. E il punto è proprio questo: cominciare a disegnarli sul circuito, questi risultati. Per evitare che il campionato di Formula 1 2024 abbia per l’Alpine il timbro del calvario.