Recentemente in un articolo facendo un’analisi in vista del GP Australiano (NUOVE P.U. VEDREMO GARE DI REGOLARITA’?) avevamo ipotizzato una media oraria che non avrebbe superato i 225-230 Kmh, oggi Rosberg ha chiuso la gara durata 57 giri invece che 58 (causa nuovo giro di schieramento) in 1:32:58 alla media oraria di 227,991 Km, c’è da dire che è stato per qualche giro dietro alla safety car, e questo potrebbe compensare in parte il giro in meno, comunque ci sentiamo di affermare che le nostre previsioni erano esatte, e non solo per il vincitore, anche per gli altri che sono arrivati molto staccati dal primo, in qualsiasi caso, prendendo ad esempio la prestazione fantastica di Magnussen abbiamo una media di poco superiore ai 226 Kmh, quindi circa 10 Kmh in meno dello scorso anno, nessuno ha avuto problemi di consumo tenendo questa media e questo ci fa pensare che le nuove vetture possano raggiungere i livelli dello scorso anno negli ultimi GP se non prima, quando saranno tutti o quasi al top delle prestazioni, fatto è che, purtroppo, oggi abbiamo assistito ad una gara che è stata emozionante solo per i colpi di scena derivanti dai guasti o dagli incidenti, di fatto è stata una gara di regolarità; comunque sia c’è dell’interessante in quello che è accaduto oggi per diversi aspetti, infatti ci porta delle risposte a tante domande che ci eravamo posti, ma al contempo fa sorgere nuovi interrogativi, analizziamo i risultati un Team alla volta:
MERCEDES, la squadra Tedesca perde Hamilton dopo poche tornate per generici ‘problemi al motore’ più probabilmente per problemi legati al recupero dell’energia e gestione della stessa e non volendo rovinare un propulsore si è deciso di far ritirare Lewis piuttosto che lasciarlo in pista con tempi molto alti e rischio di rottura, d’altro canto Rosberg fila via liscio fino alla fine, girando a volte anche 1 sec più veloce degli altri, il Team Tedesco ha portato una vettura sofisticata, ogni particolare è curatissimo e c’è da chiedersi quanto sviluppo avrà a disposizione una monoposto che sembra uscita dall’ultimo GP della stagione invece che dal rpimo, inoltre non depone a favore il fatto che comunque una delle due macchine si sia ritirata, quindi nonostante lo strapotere di Rosberg il mondiale non è affatto in tasca, anzi…
MCLAREN, una delle sorprese è la squadra Britannica non solo con Magnussen debuttante e 2° in gara (dopo la squalifica di Ricciardo) ma anche con Button che comunque è dietro al compagno di squadra e 3° in classifica, ottimo il muretto, ottime le scelte di strategia, ottima la macchina, il Team porta entrambe le vetture al traguardo e oggi non tutti sono stati capaci di farlo, ed i numeri sono numeri, trova subito affidabilità e la prestazione arriverà di sicuro vista la solidità del Team, aspettiamo comunque di vederla su altre piste con consumi e degrado gomme diversi.
FERRARI, la Rossa sembra abbia sofferto problemi all’unità MGU-K (il vecchio Kers) e quindi i piloti non hanno potuto disporre di tutta la potenza dei propulsori, questo ne ha fatto facile preda di altre squadre in una lotta a ridosso dei primi ma mai in condizione di attaccare, una gara onesta ma niente più, in qualsiasi caso, nonostante l’anomalia elettrica, il Team di Maranello porta entrambi i piloti al traguardo e a punti e ci si chiede cosa sarebbe accaduto se non ci fossero stati problemi di potenza. Alonso più a suo agio con la nuova vettura e Kimi invece in difficoltà, sembra abbia problemi ad adattarsi ai nuovi comandi sul volante e problemi ai freni a cui non riesce ancora da abituarsi, gli ‘anziani’ si sa necessitano di più tempo per adattarsiai cambiamenti; in sostanza dobbiamo ancora vedere la vera Ferrari al di là delle solite parole di Domenicali, forse registrate qualche anno fa…
WILLIAMS, la scuderia Inglese perde subito Massa messo fuori da Kobayashi, una grande occasione persa per il Brasiliano che è l’uomo per antonomasia delle occasioni perse, quindi il destino o il fato che dir si voglia non fa altro che ‘dare a Cesare quel che è di Cesare’ relegando l’ex pilota Ferrari nella lista dei ritirati, in compenso, però, Bottas fa una gran gara che, se non fosse stata rovinata da un urto al muretto con susseguente cambio gomme, gli avrebbe regalato ben altra soddisfazione; il Team sfrutta bene la P.U. della Mercedes denotando anche una buona aerodinamica, potrebbe essere la vera sorpresa del Mondiale…
FORCE INDIA, senza infamia e senza lode direbbe qualcuno, si conferma dietro i ‘BIG’ come negli ultimi anni, buona la vettura nel complesso, il cuore Tedesco non la tradisce e porta entrambe le vetture al traguardo; ottima la prestazione di Hulkenberg, sicuramente rimpianto da chi non l’ha voluto ingaggiare, oggi è stato intelligente e veloce un pilota maturo per un salto di qualità che forse sta sfumando…
TORO ROSSO, altra conferma della squadra spesso a ridosso dei primi, la P.U. Renault non da problemi, Vergne è il pilota solido che conosciamo, ma la vera sorpresa è Kvyat, che va a punti al suo primo GP, segno che le scelte del Team in fatto di piloti sono sempre lungimiranti. La squadra potrebbe fare il salto di qualità, ma sarà impossibilitata dalla sorella maggiore che vuole per se tutta la gloria…
SAUBER, un peccato per il Team non riuscire mai o quasi mai nell’impresa, si presenta spesso con vetture snelle e dalle forme inedite (come lo scorso anno), ma sempre afflitta da problemi di prestazione, Sutil e Gutierrez sono ottimi piloti ma arrivano ad un giro dal primo, c’è molto da lavorare, anche per chi fornisce il propulsore (Ferrari n.d.r.), oggi poca trazione ed uscita dalle curve veramente scomposta, l’aerodinamica è forse da rivedere…
LOTUS, non giudicabile, ha girato poco, che i soldi portati da Maldonado siano serviti solo a pagare i debiti? Comunque sia una brutta figura per una Squadra che l’anno scorso è stata spesso protagonista, ci vorrà molto tempo prima di vederla al top e forse sarà tardi…
CAPITOLO RED BULL, colta con le mani nella marmellata? Già in passato al centro di polemiche per presunti interventi a parco chiuso irregolari, questa volta viene severamente punita, la sostituzione del sensore quantità carburante, sempre cambiato in regime di parco chiuso, regala prestazioni extra a Ricciardo togliendogli un secondo posto che sembrava un’impresa per un Team che ha avuto molte noie e che ha girato veramente poco durante i test; ora a pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca, semplice errore degli ingegneri ‘marziani’ della nota bibita, oppure dolo? Fatto è che non sappiamo quali siano potute essere le vere prestazioni della vettura senza quell’extra di benzina, dovremo tornare sull’argomento; la squadra trova comunque l’affidabilità e questo non è poco almeno con una macchina; Vettel invece dopo aver tentato di guidare una vettura che non è più sui binari è costretto al ritiro, per problemi di software sembra, quello che accade spesso a tutti noi con lo smart phone, ma forse c’è dell’altro, abituarsi a vetture con questa coppia non è facile dopo aver guidato monoposto che non si scomponevano affatto e che sembravano girare in scioltezza su qualsiasi circuito; per Vettel un vantaggio che il suo compagno sia stato squalificato, il Team avrebbe potuto decidere di puntare sull’Australiano e sappiamo che quando questo accade l’altra vettura ha sempre ‘strani’ problemi…
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