Max Verstappen nonostante il lampo di Fernando Alonso ha confermato di essere il favorito del Gp dell’Arabia Saudita nel long run, mentre la Ferrari tenta la carta dell’assetto da alto carico, per cercare di lottare per pole e vittoria.

Le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita, hanno dato tanti spunti per il prosieguo del week end. Invece dal punto di vista prestazionale come in Bahrain, i tempi delle Fp2 vanno presi con le pinze. Fernando Alonso e George Russell, se hanno dimostrato nuovamente che sul giro secco fanno la differenza rispetto ai compagni di squadra, Max Verstappen e le Ferrari non hanno svelato tutte le loro carte. Infatti i motorizzati Mercedes come sette giorni fa hanno utilizzato una mappatura della power unit più spinta del Team di Milton Keynes e della Scuderia di Maranello.

La conferma arriva dai dati della telemetria di F1-tempo.com. Quasi tutta la pista è monopolizzata da Alonso e Russell, soprattutto sui rettilinei. Soltanto in qualche allungo prevale Verstappen, e mai Leclerc. Oltre che per un motore che deve essere ancora acceso, il gap della Ferrari, è causato dalla scelta di un assetto da alto carico aerodinamico, che fa perdere qualcosa a Leclerc nel dritto. Invece il monegasco s’impone, nel punto in cui si aspettava alla prova del nove la SF-24 dopo le buone impressioni di Sakhir, nelle curve di media velocità, tallone d’Achille della SF-23 l’anno scorso.

Il set up scelto dalla Ferrari spiega, guardando il secondo grafico, il motivo per cui Leclerc ha una velocità di punta inferiore degli avversari. Proprio per questo sarà interessante capire se la stessa ala sarà montata domani, e se alzare i giri della power unit basterà per essere competitiva sul dritto, e giocarsi la pole del Gp dell’Arabia Saudita. Per quanto riguarda i distacchi nella simulazione di qualifica, Alonso costruisce la miglior prestazione nel primo settore,  rispetto a Leclerc e Verstappen, fa la differenza nel dritto guadagnando due decimi. Invece Russell nel T1 arriva ad accusare anche mezzo secondo, con una W15 che come in Bahrain sembra soffrire le curve lente. L’efficienza della Mercedes, permette a Russell di recuperare nel T2, superando Verstappen e Leclerc. Equilibrio nel terzo settore, che è un po’ la foto della simulazione di qualifica. Alonso e Russell vanno via sul dritto, Verstappen e Leclerc recuperano quando possono sfruttare il maggiore downforce della RB20 e della SF-24.

La situazione cambia quando nell’ultima parte della sessione, Verstappen vola come al solito nel long run con le medie, girando su un passo inavvicinabile per gli avversari. A parità di mescola, l’olandese infligge quasi mezzo secondo a Russell, che alle prese con i saltellamenti della W15 ha fatto pochi giri, e ad Alonso con l’Aston Martin, che come Domenica è in difficoltà nella gestione gomme. Bene anche l’altra Red Bull di Perez, che ha fatto un long run molto interessante, e Leclerc che con le soft non ha avuto il minimo degrado, ed è stato costante stampando all’ultima tornata un 1.33 alto. Poco indicativo la simulazione di Sainz con gomma gialla, ancora non al meglio per i problemi fisici, di ieri e di Hamilton costretto a rientrare ai box per un calo di potenza.  McLaren da decifrare su una pista che alla vigilia sembrava adatta alle sue caratteristiche, l’unico lampo di giornata è il passo di Norris con le hard.

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