Il pilota norvegese, membro della Academy Red Bull, ha conquistato un meritatissimo titolo di Formula 3 dopo un fantastico secondo posto in Gara 1.

Con due gare di anticipo, la stagione 2021 di Formula 3 ha già incoronato un nuovo campione: si tratta di Dennis Hauger, norvegese della Prema, che grazie al secondo posto conquistato nella Gara 1 del round di Sochi (l’ultimo del campionato) ha accumulato un vantaggio incolmabile per il diretto inseguitore, l’australiano Jack Doohan. I due piloti, entrambi membri del Red Bull Junior Team, hanno dato vita ad un bel duello nell’arco della stagione, durante il quale il norvegese ha tuttavia sempre dato l’impressione di avere qualcosa in più, tanto che non ha mai mollato la vetta della classifica dal termine del primo round in poi. La vittoria del titolo è arrivata dopo una gara ad altissima intensità, durante la quale Hauger non ha badato a calcoli e ha puntato alla vittoria.

Dopo aver conquistato la Pole Position ieri e aver ridotto a 39 punti il gap dal leader della classifica, Doohan è crollato nella gara di oggi, che lo vedeva partire dal dodicesimo posto per effetto del rovesciamento dei primi dodici in qualifica. Per l’australiano si è messa malissimo già in partenza, quando è letteralmente decollato su un salsicciotto in Curva 2 perdendo cinque posizioni, poi un violento bloccaggio in Curva 8 nei primissimi giri ha decretato la fine di ogni ambizione di titolo. Contrariamente, Hauger ha rimediato al meglio ad una qualifica mediocre (partirà nono domenica) mantenendo la posizione al via e poi attaccando con successo Jak Crawford e Victor Martins (terzo al traguardo) nella prima metà della corsa, durante la quale ha inanellato una serie impressionante di giri veloci. Nelle ultime dieci tornate il norvegese ha recuperato tre secondi su Logan Sargeant, ottenendo il DRS all’ultimo giro ma non riuscendo a superare il leader prima della bandiera a scacchi.

La Gara 1 di Sochi ha racchiuso perfettamente tutte le qualità di Hauger, già ben evidenti sin da inizio campionato. Il norvegese ha rappresentato indubbiamente il punto di riferimento dell’intera Formula 3 in termini di velocità pura, intensità di gara e costanza di risultati. Tre Pole Position su sette, nove podi in diciannove gare, quattro vittorie (di cui tre in Gara 3, quella che assegna il punteggio più alto), quattro giri veloci e solo tre zeri. Tuttavia, la miglior dote mostrata dal norvegese in questo campionato è probabilmente la sua totale padronanza dei corpo a corpo, che gli ha permesso di compiere sorpassi clamorosi e rimonte incredibili in moltissime gare, basti vedere i round di Spielberg, Budapest e Zandvoort. Se aggiungiamo anche la sua eccellente visione di gara, il classe 2003 non può non essere considerato un serio candidato ad un futuro luminoso ai vertici del motorsport.

Nel parlare del successo di Hauger non si può tuttavia dimenticare il team di cui il norvegese fa parte, la Prema, che ha conquistato il terzo titolo piloti consecutivo, dopo quelli di Robert Shwartzman ed Oscar Piastri, dalla nascita della nuova Formula 3 nel 2019. Nonostante si tratti di un monomarca, la squadra veneta ha monopolizzato la categoria nelle ultime tre stagioni, ed anche quest’anno ha rappresentato il punto di riferimento insieme ad un’altra compagine italiana, la Trident, nella quale corre Doohan. Nelle ultime due gare dell’anno, che si disputeranno domani (meteo permettendo) e domenica, le due squadre si giocheranno il titolo team, con la Prema attualmente in vantaggio di 31 punti grazie alla straordinaria stagione di Hauger e desiderosa di ottenere la terza affermazione consecutiva a livello .

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