Bentornati nella nostra consueta trasmissione dopo ogni Gran Premio; Montecarlo è famosa per la sua vita notturna, il lusso, le feste a bordo di yacht ancorati al porto monegasco, ma tra tutto il frastuono notturno siamo riusciti a captare dei messaggi radio e trasmetterli sulle nostre linee radiofoniche. Protagonista indiscusso della “festa” è il Blue Prince della Formula 1, Jenson Button, che ritorna a bordo della McLaren!

Dura la vita degli ingegneri di pista, omini fondamentali per la Formula 1 costretti a sopportare il caldo cocente o la pioggia battente con addosso enormi cuffie da cui provengono lamenti, parolacce, urla, fraintendimenti. Questa volta, non solo i nostri ingegneri si sono dovuti sistemare nei “muretti box” nascosti di Montecarlo, ma si sono dovuti improvvisare anche dirigenti del traffico:

“C’è molto traffico davanti a Carlos, Danny. La prossima vettura dietro è quella di Perez, curva 5.”

Kvyat: “Eddai, Carlos! Che diavolo! Ah, Perez mi ha lasciato passare.”

“Ok, ora dietro di noi c’è Vandoorne!”

Dura la vita anche dell’ingegnere di Checo Perez: oltre al pericolo che si rompa la PU della rosa Force India, c’è pericolo che anche il messicano esploda dalla rabbia durante la gara:

“Checo, le temperature del motore sono critiche. Dobbiamo cambiare strategia. Se non riesci a sorpassare, resta dietro.”

Perez: “Hey, calmati. Mi avete fatto rientrare per sicurezza, ora chi se ne frega se rompiamo!”

“Checo, ti capiamo, ma l’ala anteriore era danneggiata. Non potevamo più girare con quella. Il motore è in fase critica.”

La gara continua, così come i messaggi dal muretto, ma Sergio non ne può più:

Perez: “Ragazzi, volete che vada a sbattere? Basta rompere! Ho bisogno di concentrarmi al 200%”

E dire che il suo ingegnere cercava solo di aiutarlo.

 

A parte messaggi sul traffico, sui contatti con le barriere alle piscine, e lamenti continui sul grip, sul sottosterzo o sul sovrasterzo, chi ha davvero dato tutto se stesso durante le sessioni è stato Jenson Button, che recupera tutti i team radio che non ha potuto fare dall’inizio della stagione!

Button: “Mi sto già adattando alla macchina, sembra molto diversa!”

Queste le prime sensazioni del n. 22 in pista, che ha provato una monoposto di Formula 1 2017 solo nel Principato. E da campione del mondo qual è, Jenson si adatta subito, spinge quanto può con la sua McLaren Honda e comincia anche a divertirsi. Evidentemente, in questi mesi a Jenson la Formula 1 è mancata almeno un po’, ma si sa, l’età comincia a farsi sentire anche per lui, che non avrà dimenticato come si guida, certo, ma forse qualche particolare non gli è poi così chiaro.

Button: “Che cosa usate di solito per spegnere i beep del DRS?”

Forse Button avrebbe dovuto fare un po’ di ripetizioni, ma Jenson non ha dimenticato proprio tutto!

Button: “La gente guida ancora da pazzi, allora. Quello non è cambiato!”

E non cambia nemmeno la classe dell’inglese, che al suo rientro in pista segna un buon 9° posto per la lentissima McLaren Honda, che nelle strade del principato riesce a trovare un po’ di pace.

Button: “C’è stata una strana perdita di grip, specialmente nel posteriore. Un peccato, ma P9 dopo 7 mesi di vacanza non è poi così male!”

“Si, bel lavoro, siamo in Q3!”

Già, caro Jenson, certe cose non cambiano mai: le strette stradine di Montecarlo, le ragazze in bikini che osservano le Formula 1 da lussuose terazze, le Safety Car per i crash dell’erede di Pastor Maldonado, Lance Stroll, o la gioia dei piloti finlandesi quando fanno la Pole Position dopo  quasi 9 anni di assenza dalla prima casella in griglia di partenza.

“È pole, Kimi, è pole!”

Tutti felicissimi in Ferrari, dopo un weekend di dominio, e felice lo è anche Kimi che risponde così.

Raikkonen: “Ah, bene, grazie ragazzi!”

Il suo ingegnere no ci sarà rimasto poi così male, ormai abituato alle esclamazioni di gioia di Ice Man!

 

Ma vediamo, finalmente, chi si sarà guadagnato il podio della nostra Hit Parade!

Posizione a pari merito per i due feriti nell’orgoglio dalla super velocità dei rispettivi compagni di squadra (o dalla strategie di muretto, fate voi): Max Verstappen e Kimi Raikkonen lasciano Montecarlo delusi ed amareggiati, il primo urlando parolacce, il secondo invece non parla, ma lascia parlare la sua espressione sul podio, troppo simile a quella di Ricciardo l’anno scorso.

Verstappen: “Daniel si è fermato?”

“Si, Max. E’ rientrato davanti a noi, ci ha fregato.”

Verstappen: “Ma che [censurato dalla FOM] disastro!”

Si, non solo il talento, ma anche la verve Verstappen l’ha presa tutta dal padre Jos!

Credits: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

 

Secondo posto per Lewis Hamilton, che in gara si è classificato solo 7°, e quando le cose non girano bene, Lewis sembra perdere l’aggressività che sempre lo contraddistingue in pista, trasformandosi in un bambino che si lamenta per qualsiasi piccola cosa, diventando addirittura peggio di Grosjean quando si lamenta dei freni della sua Haas.

In qualifica, Lewis trova molto traffico e la sua W08 sembra non voler collaborare:

Hamilton: “Non ho grip, c’è qualcosa di sbagliato nella macchina.”

E ancora: “C’è molto traffico, c’è qualcosa che non va nella monoposto!”

Fino all’esito finale delle qualifiche, quando viene eliminato in Q2, classificandosi 14°:

Hamilton: “Sono fuori. Sono fuori, vero?”

“Si, Lewis, ci dispiace.” Preparate i cleenex nel box.

In gara, il lamento di Hamilton continua:

Hamilton: “E difficile avvicinarsi agli altri!”

“Non ti preoccupare, la gara per noi comincia più tardi.”

Ma il britannico cerca rassicurazioni:

Hamilton: “La macchina sembra a posto? C’è poco grip, scivola dappertutto!”

Finalmente Lewis termina la gara, e può riprendere a respirare dopo tutti questi team radio affannosi (continua a non volere tenere la sua scorta di liquidi nell’abitacolo), ma lo spirito di Hamilton non è completamente perso, e lancia un piccolo messaggino alla Ferrari:

Hamilton: “La battaglia non finisce qui ragazzi. Prendiamoci questi punti.”

 

Primo posto della nostra classifica per il duo Button- Alonso: compagni di squadra nelle due stagioni precedenti in McLaren Honda, la coppia di amici ha fatto ridere davvero tutti alla partenza.

Button ha preso parte al GP proprio per sostituire Alonso, impegnato in America in Indy500, e Fernando ha voluto assicurarsi personalmente che Jenson trattasse bene la sua MCL 32.

Alonso: “Jenson, amico, sono sicuro che volevi sentire la mia voce prima di partire. Volevo solo augurarti buona fortuna, ti seguirò in tv. Prenditi cura della mia macchina!”

Button: “Oh, grazie! Farò pipì sul tuo sedile!”

Alonso: “Per favore no! Divertiti, sei stato grande ieri.”

Button: “Grazie amico, buona fortuna a te.”

Jenson Button la sua avventura in F1 voleva proprio chiuderla col botto, e non parlo solo del crash con Werhlein, che si è appiattito sulle barriere, ma della nostra classifica: non voleva ritirarsi del tutto senza arrivare primo nella nostra Hit Parade!

 

E so cosa state pesando, Jenson avrebbe potuto anche meritare il nostro premio speciale, ma c’è qualcuno che lo merita ancora di più: sarà forse stata la presenza del suo mentore, Pastor Maldonado, ad averlo ispirato, ma non possiamo far altro che assegnare il nostro “Premio Honestly: What are we doin here?” ancora una volta a lui, Lance Stroll.

Lance ha già toccato le barriere durante le prove libere, ma vuole riprovarci in gara. In Williams fanno di tutto per dissuaderlo, ma lui non vuole sentire ragioni, in gara, mentre aspetta il rientro della Safety Car:

Stroll: “La temperatura dei freni si sta abbassando di parecchio. Se non freno, perderò ancora di più in temperatura e andrò a sbattere!”

Lance, dicci, è una minaccia?

 

Appuntamento a Montreal, qui da uno yacht super lusso di Montecarlo è tutto!

 

Credits photo: F1 Official Twitter Account

di Marika Laselva
Twitter: @MarikaLaselva

 

 

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