Il Coronavirus sta letteralmente stravolgendo calendari e dilatando gli orizzonti temporali delle attività sportive. Non si esclude, per vari motivi, il rinvio al 2022 delle tecnologie che sarebbero dovute essere introdotte il prossimo anno in Formula 1.

Sulla stessa strada intrapresa dalla UEFA con il rinvio degli Europei di calcio di un anno, la Formula 1 studia soluzioni alternative per il futuro della categoria regina del motorsport. Gli organi decisionali stanno riflettendo sulla possibilità di rinviare, con il consenso di tutti i team, l’introduzione delle nuove monoposto previste per il 2021 al 2022.

I problemi economici che attanagliano il Circus a causa del Coronavirus porteranno tutte le squadre a dover salvaguardare gli investimenti fatti per la stagione in corso per limitare più possibile il passivo. No races, no money è l’imperativo finanziario del motorsport. Senza Gran Premi, il danno economico sarà ingente sia per i top team che hanno tantissimi lavoratori e spese che per le squadre più piccole che “vivono” grazie agli introiti stagionali e all’aiuto degli sponsor.

Intanto, secondo fonti attendibili tutti i team di Formula 1 avranno l’obbligo di chiusura delle fabbriche dall’inizio della prossima settimana.
La Ferrari ha già provveduto a chiudere gli stabilimenti di Modena e Maranello. “Ferie anticipate” che sconvolgeranno anche la consueta pausa estiva. A breve prenderanno tutte le decisioni del caso. Tutto lascia pensare che il 70esimo anno della Formula 1 passerà alla storia e purtroppo non per lo spettacolo in pista.

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