Mai come quest’anno abbiamo visto Hamilton lottare per i diritti civili. Con il movimento Black Lives Matter l’iridato ha cercato in tutti i modi di sensibilizzare più persone possibili sull’argomento. Numerosi post sui social, inchino prima della gara, maglietta e chi più ne ha più ne metta. Lewis è arrivato ad un punto dove i risultati in pista non gli bastano più: vuole essere un’icona anche ad di fuori di essa.
Eppure i pretesti per farlo ci sono tutti. La storia del campione è caratterizzata da tanti episodi di bullismo subiti nel periodo d’infanzia proprio a causa del colore della sua pelle. Fondamentale è stata la presenza del papà Anthony, che lo ha sempre incoraggiato a dare tutto se stesso per rispondere con i fatti, sbalordendo tutti in pista. Questa voglia di riscatto è stata fondamentale nella crescita di Hamilton, che l’ha portato ad essere il pilota che conosciamo oggi.
“C’è una vittoria ancora più importante della mia, e riguarda tutti. Bisogna continuare a lottare per l’uguaglianza per rendere il mondo un posto più equo e molto migliore!”
Hamilton sul podio dopo la vittoria ottenuta in Turchia.
La storia di Hamilton è quella di un bambino con un semplice sogno. Ma a renderla incredibile è la forza mentale che lo ha aiutato a superare tutte le critiche e i pregiudizi del caso. Una vita di sacrifici, con il padre pronto a fare 4 lavori in contemporanea e ipotecare la casa pur di portare avanti il sogno del figlio. Ancora più del talento è la mentalità a portarci avanti. E la storia del nativo di Stevenage ce lo insegna.
Bisogna solamente ringraziare Lewis. Perché la sua è una di quelle leggende che verranno tramandate a vita. E non riguarda solo i tanti record battuti, riguarda tutti noi, e la sua voglia di rendere il mondo un posto migliore, facendosi portavoce della giustizia.
E il primo pensiero, dopo essere appena diventato il più vincente della storia insieme a Schumacher, è andato proprio ai bambini:
Ragazzi, sognate l’impossibile. Non permettete mai a nessuno di dire che non potete farcela.
Team Radio di Hamilton dopo aver attraversato la linea del traguardo in Turchia.