Ford un marchio storico dell’automobilismo vuole davvero entrare in F1 ?

La Formula 1 è la massima categoria del motorsport a ruote scoperte e su questo non ci piove, quasi tutti la ammirano dai tifosi agli sponsor passando per varie case automobilistiche che ventilano la possibilità di entrarne a farne parte, non senza poche difficoltà bisogna ammetterlo. Soprattutto nel corso degli ultimi anni poi, a partire dal quando il marchio è stato venduto a Liberty Media che ora ne detiene i diritti, gli ascolti e l’interesse nei confronti della Formula 1 sono cresciuti esponenzialmente in tutto il mondo, specialmente negli USA dove proprio quest’anno saranno ben 3 i Gran Premi che si disputeranno nel Paese a stelle e strisce. Un crescente interesse anche tra i giovani che va probabilmente fatto risalire anche a Drive to Survive, serie Netflix divenuta molto popolare e che è riuscita a far diventare virale il mondo della F1 rappresentato.

Con tutto questo hype che aumenta attorno all’aura magica che ormai la Formula 1 emana non stupisce che siano diversi ormai a fare un pensiero sulla possibilità di entrare in F1, che sia da motoristi, partner o scuderie vere e proprie. Ultima ma non certo per importanza sembrerebbe, stando ad alcune speculazioni, che anche Ford sia interessata a tornare nella classe regina, sebbene l’ultima esperienza avuta a riguardo fosse nei primi anni duemila con Jaguar e non fu esattamente delle migliori. Chiaramente l’eventuale ingresso slitterebbe al 2026 anno dei cambiamenti regolamentari importanti, e sarebbe legata a Red Bull per la creazione di un marchio legato alle power unit.

Mark Rushbrook, direttore di Ford Performance, ha affermato:

“La F1 è in forte crescita, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Quello che hanno fatto bene è stato creare grandi corse e grandi competizione. E’ ancora l’apice, ma sono stati in grado di raggiungere un nuovo pubblico grazie a iniziative come Drive to Survive. Come azienda partecipiamo alle gare d’innovazione, trasferimento tecnologico, l’opportunità di apprendimento, ma anche per ragioni di marketing. Di sicuro la situazione è cambiata e va presa in considerazione”.

Poi però ha precisato: “Non commentiamo le speculazioni, ma è la stessa cosa per tutte le serie che ci sono. E’ nostra responsabilità studiarle, capirle, per poi decidere se ha senso o meno farle.”

Il 2026 sarà però un anno di cambiamento, e a tal proposito Mark ha ragionato anche sull’utilizzo di nuovi carburanti:

“Il carburante sostenibile è qualcosa che sicuramente ci interessa, ma lo stiamo già facendo in altre serie. Il WRC lo prevede a partire dallo scorso anno, e per noi è stata una parte importante della storia e dell’apprendimento. I veicoli che vendiamo, in alcune regioni, passano all’elettrico più velocemente che in altre. Mentre in altre l’elettrico prenderà piede molto più avanti. Vogliamo essere sostenibili in quello che facciamo come azienda, non solo producendo auto elettriche ma anche essendo più sostenibili in tutti i modi. Sosteniamo tutte le serie che passano a un carburante più sostenibile”

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