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Formula 1 2023: possibile lotta a quattro per il secondo posto

La Formula 1 2023 sta mandando in scena due mondiali diversi. Uno ha un solo partecipante e si chiama Max Verstappen, capace con la sua Red Bull di fare il vuoto su tutta la concorrenza. L’altro è quello dei “comuni mortali” che si potranno, almeno se lo scenario resterà questo, al massimo contendere il “loro” mondiale ovvero il secondo posto in graduatoria.

Il mondiale dei secondi sembra al momento ristretto a tre nomi, Sergio Perez con l’altra Red Bull con 189 punti, Fernando Alonso con l’Aston Martin con 149 e Lewis Hamilton con la Mercedes con 148. Tutti gli altri sono sotto il centinaio, guidati dal tandem Charles Leclerc (Ferrari) e George Russell (Mercedes) a quota 99.

Il più accreditato resta per ora proprio Perez che sembra avere abbandonato la fase di appannamento e avere ripreso un buon passo , pur se molto distante da quello dello stellare compagno di squadra. “Il messicano della Red Bull – spiega La Gazzetta dello Sport- sembra avere fatto pace con la RB 19 e con la sua natura di ottimo gregario e, abbandonata ogni velleità di battere il fenomeno del box accanto, è tornato a lottare per le posizioni sul podio con una discreta costanza”. Con due vittorie in Arabia Saudita e Azerbaijan è stato il solo a riuscire a spezzare il monopolio di Verstappen e, nelle ultime sei gare, è sempre finito in zona punti.

A farci un pensierino sul secondo gradino del podio definitivo del mondiale è anche Fernando Alonso che di primi podi ne ha già messi in tasca due nella sua carriera automobilistica. Dopo sei podi nei primi otti Gran Premi di Formula 1 , l’asturiano è entrato in una fase di leggera crisi. Finito sempre in zona punti, non è mai sceso dal nono posto. La Gazzetta sottolinea come a Montecarlo l’Aston Martin abbia perso “la clamorosa occasione di superare ai box l’olandese (Verstappen) , montando gomme da asciutto al campione spagnolo proprio quando la pioggia stava cominciando a cadere con una certa insistenza”. Una scelta strategica sbagliata costata cara allo spagnolo. Lui classe da vendere ne ha e parecchia. E, a quarant’anni, ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino. Ma l’incognita sta nel vedere se la AMR 23 potrà assecondare le sue velleità da vicecampione del mondo.

Non disdegna la seconda piazza anche Lewis Hamilton con i suoi sette mondiali in cassaforte. Se nel 2022 era proceduto in tono minore, in questo compianto di Formula 1 2023 dove, con la sua Mercedes, è sempre terminato in zona punti, si sta decisamente riscattando. “Il secondo posto a Barcellona e il terzo a Montreal e Silverstone – ricorda la rosea – hanno consentito a Hamilton di scalare la classifica e distanziare il compagno di squadra George Russell , vero è che alla Mercedes sono finora mancati gli acuti ma non c’è dubbio che Lewis abbia l’esperienza e la costanza , la velocità e la grinta necessaria per provare a essere il primo degli umani”.

Meno accreditati sono invece Leclerc e Russell. Il podio ottenuto in Belgio dal monegasco è tale da fare sperare in un’inversione di tendenza del cavallino rampante che fino a questo punto, rispetto al suo blasone, non ha certo fatto un’ottima figura con prestazioni come minimo da montagne russe. I terzi posti in Azerbaijan e Belgio e il secondo in Austria “danno l’idea – sottolinea la Gazzetta – del livello a cui il monegasco può portare la rossa qualora tutto funzioni per il meglio”, Ma i distacchi dal terzetto che viene subito dopo Verstappen hanno cominciato a farsi consistenti.

Missione praticamente impossibile considerati gli ormai abissali distacchi dal secondo in classifica Perez sembra invece quella di assicurarsi il secondo posto per Russell, l’altro ferrarista Carlos Sainz e Lando Norris della Mc Laren. Quest’ultimo si candida però a essere, se non il migliore in assoluto, almeno tra i piloti emergenti del circus e quindi tra i papabili per eventuali trionfi futuri.

Troppo discontinui e ormai distantissimi Esteban Ocon e Pierre Gasly con le loro Alpine per poter spaventare davvero. C’è però un altro mondiale che potrebbe scaldare i cuori sia pure a titolo di accademia ed è quello concernente le scuderie minori: undici punti complessivi hanno Haas e Williams, nove l’Alfa Romeo e due soltanto l’Alpha Tauri che li deve al solo Yuki Tsunoda e non ne ha ancora ottenuti nè dall’appiedato Nyck De Vries ne da quel Daniel Ricciardo chiamato a sostituirlo.

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