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Il weekend di Austin 2025 non è stato solo un banco di prova tecnico per Ferrari, ma anche un test di nervi.
Nei giorni precedenti la gara, diverse testate europee avevano riportato voci di malumori interni al team e presunti contatti tra la dirigenza di Maranello e Christian Horner, ex uomo di punta della Red Bull. Secondo le indiscrezioni, Horner avrebbe dialogato con John Elkann e Benedetto Vigna, aprendo scenari su un possibile cambio ai vertici.
In realtà, da ambienti vicini alla Scuderia è arrivata una smentita netta: le voci sarebbero “completamente infondate” e nate da speculazioni giornalistiche successive alle difficoltà avute nel precedente weekend di gara.
A contribuire al malcontento, i risultati altalenanti e alcuni errori strategici che avevano fatto perdere a Ferrari la seconda posizione nel mondiale costruttori a vantaggio di Mercedes.
Un riscatto in pista
La risposta del team è arrivata nella maniera più concreta: 36 punti conquistati tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton (al volante del secondo telaio ufficiale Ferrari per questo weekend speciale), un risultato che ha rappresentato un segnale di solidità e coesione interna.
Il team ha preferito non commentare direttamente i rumors, ma il silenzio – come spesso accade a Maranello – ha alimentato ulteriormente le discussioni.
Non è la prima volta che il nome di Vasseur finisce al centro di ipotesi di crisi. Già durante l’estate 2025 si era parlato di possibili divergenze tra il manager francese e alcuni ingegneri di punta, voci poi spente dal rinnovo del suo contratto.

Le origini delle indiscrezioni
Le ultime indiscrezioni su Horner nascono da fonti vicine all’ex team principal Red Bull, che dopo la sua uscita di scena avrebbe manifestato interesse per un ruolo più ampio, in qualità di CEO con partecipazione diretta nel team.
Un modello che, tuttavia, Ferrari non prevede: a Maranello, la gestione sportiva e quella societaria restano separate, con poteri ben definiti.
Gli insider di Formula 1 parlano quindi di semplice gossip, senza alcuna trattativa reale. Per Ferrari, l’obiettivo resta il consolidamento tecnico e la preparazione al 2026, quando il nuovo regolamento ibrido potrebbe stravolgere gli equilibri della griglia.
Guardando al futuro
Il clima in squadra, dopo il GP di Austin, appare più sereno. Leclerc ha ritrovato fiducia, e Hamilton ha contribuito con il suo feedback tecnico alla raccolta dati per la prossima evoluzione della monoposto
Frédéric Vasseur, ancora una volta, resiste alle pressioni e si conferma come figura centrale nella ricostruzione Ferrari.
Le voci su Horner sembrano destinate a spegnersi in fretta, ma la dinamica conferma una regola d’oro della Formula 1: quando un team storico è in difficoltà, il silenzio pesa più di mille parole.


