Le prime indicazioni della Ferrari in Messico, Leclerc Buone sensazioni.
FP1 e FP2: chrono e dati tecnici
La Ferrari ha iniziato il weekend del GP del Messico con un buon riscontro: Leclerc ha siglato il miglior tempo in FP1 con 1’18”380.
Nella FP2, però, si è classificato secondo con un distacco di 0,153 s da Max Verstappen.
Secondo l’analisi del venerdì, “il team del Cavallino ha avuto un buon esordio a Città del Messico. I dati raccontano di una SF25 uno step indietro dal punto di vista del carico, ma con un buon pacchetto aero-meccanico”.

Set-up e aerodinamica: quali evoluzioni per la SF25
All’altitudine dell’Autódromo Hermanos Rodríguez (oltre 2000 m) la gestione del raffreddamento e del carico aerodinamico diventano cruciali.
In FP1 la Ferrari ha montato aperture maggiorate sul cofano motore per ottimizzare il raffreddamento della power unit, segno che il team ha investito nel pacchetto aerodinamico-termodinamico.
Dal punto di vista meccanico, gli ingegneri hanno perseguito un compromesso tra rigidezza al rollio e assorbimento dei cordoli: la SF25 appare ben bilanciata nelle curve medio-veloci con buon carico laterale, mentre rimane un margine nei tratti ad alta sollecitazione.

Gli avversari restano un passo avanti
Perché Red Bull e Mercedes sembrano più solide
Anche se Ferrari mostra segnali di miglioramento, Red Bull e Mercedes conservano alcuni vantaggi chiave: nella simulazione di qualifica e nel passo gara. Le simulazioni long run evidenziano per queste due squadre un degrado gomme contenuto e ritmo costante.
Leclerc stesso ha dichiarato: “abbiamo buone sensazioni… gli avversari però sono forti, quindi al momento non sembra realistico riuscire a stare davanti a loro domani”.
Impatto del passo gara e simulazioni long run
La sessione del venerdì serve anche per testare il comportamento della vettura con carico di carburante e mescole più dure. In queste condizioni la Ferrari ha mostrato un buon compromesso, ma l’analisi indica che non ha ancora il margine per dominare un long run contro i top team.
Questo significa che, pur partendo bene, la Ferrari dovrà contare su una costruzione strategica della qualifica e una gestione ottimale della gara per inserirsi tra i contendenti.
Regolamentazione, contesto e implicazioni per il mondiale
Cosa cambia nel finale di stagione
Con cinque gare ancora da correre nel campionato, ogni week-end assume un’importanza crescente. In tracciati complessi come il Messico la gestione delle gomme e del motore diventa ancora più rilevante nel contesto regolamentare attuale.
Per la Ferrari, ottenere continuità e punti costanti può essere più strategico che puntare esclusivamente alla vittoria isolata.
Il ruolo della Ferrari e di Leclerc nella lotta al vertice
Per Leclerc e la Ferrari questo weekend rappresenta un banco di prova: se riusciranno a consolidare la terza forza o addirittura a inserirsi nella lotta per la vittoria, allora l’obiettivo mondiale torna più concreto. Al contrario, restare dietro significherebbe una stagione più orientata al “bonus” che al titolo.
Conclusione: proiezione verso le qualifiche e la gara
In sintesi: la Ferrari parte dal Messico con buone sensazioni, la SF25 ha mostrato un comportamento confortante, ma la realtà dei fatti indica che Red Bull e Mercedes restano le misure del campionato. Le qualifiche rappresentano l’elemento chiave: se la Ferrari riuscirà a posizionarsi bene nel sabato, potrà giocarsela. Altrimenti, dovrà puntare su passo gara e strategia per massimizzare il risultato.
Perché è importante per il Mondiale/Team/Pilota
- Mondiale: Un weekend forte in Messico può ridurre il margine per l’inseguitore e rimodellare la lotta per il titolo.
- Team (Ferrari): Consolidare il pacchetto competitivo dà fiducia per le gare successive e invia un messaggio agli avversari.
- Pilota (Leclerc): Una buona prestazione rafforzerebbe la sua posizione come leader del team e come contendente credibile in un roster dove la consistenza conta più delle singole vittorie.


