Ferrari f1 – Lewis Hamilton non vuole arrendersi. Dopo una stagione complessa al volante della Ferrari, il sette volte campione del mondo ha fissato un nuovo obiettivo chiaro: aiutare il team di Maranello a chiudere al secondo posto nel mondiale costruttori.
Un traguardo che, nelle sue parole, rappresenterebbe “una buona conclusione per un anno complicato”.

Un inizio di era rossa più faticoso del previsto
L’arrivo di Hamilton in Ferrari, dopo l’addio a Mercedes, aveva acceso enormi aspettative. Ma la prima stagione in rosso non ha ancora regalato le soddisfazioni sperate: nessun podio finora e diversi weekend segnati da setup incerti e prestazioni altalenanti.
Il britannico, tuttavia, non si abbatte e guarda avanti con determinazione.

La sfida per il secondo posto
Attualmente la Ferrari occupa la terza posizione in classifica, alle spalle della Mercedes ma davanti alla Red Bull. Con appena dieci punti a separare i tre team, la battaglia per il secondo posto resta apertissima.
Hamilton, pur consapevole delle difficoltà, si è detto pronto a dare tutto:
“Vorrei portare costanza nei risultati, o magari riuscire a conquistare un podio. Ma soprattutto, se posso aiutare la squadra a chiudere seconda nel campionato costruttori, sarebbe un ottimo modo per terminare la stagione”.
Le incertezze di Mercedes e il futuro prossimo
Il weekend americano ha visto una Mercedes in difficoltà, meno competitiva rispetto a Ferrari e Red Bull, a soli quattordici giorni dal successo di Singapore.
Una variabilità tecnica che lo stesso Hamilton definisce “difficile da spiegare”:
“Mercedes ha vinto l’ultima gara, e in questa invece era dietro di noi. È difficile capire il perché di queste oscillazioni. Spero solo che la nostra vettura vada meglio già dalla prossima settimana”.
Ferrari: chiudere bene per ripartire meglio
Con poche gare alla fine del mondiale, Hamilton vuole trasformare la delusione in motivazione. Un secondo posto nel costruttori darebbe fiducia e continuità a un progetto tecnico che, nonostante le difficoltà iniziali, mostra segnali di crescita.
La missione è chiara: chiudere in crescendo per gettare le basi di un 2026 da protagonista.


