Debuttare in F1 gli ha dato un diluvio di emozioni. Il ghiaccio è stato rotto, pensa, e i risultati arriveranno. “Sento che c’è ancora molto margine di miglioramento – afferma a una settimana dal Gp d’Arabia Saudita – ed è positivo che io abbia ancora spazio per crescere come pilota di Formula 1, è giusto che io renda omaggio a chi ha fatto questo viaggio con me, il mio allenatore Ben Jacobs, lavorare con lui negli ultimi sei anni è stato fondamentale per me come pilota”.

Prossimo obiettivo in F1, riuscire ad arrivare in Q2 per giocarsi un posto migliore in griglia di partenza. Ma lui fretta non ne ha. Sa che i suoi margini di miglioramento sono ampi e, gran premio dopo gran premio, ci vuole mettere anima e corpo. Per cercare di raggiungere una zona punti che il suo talento e la sua determinazione gli rende accessibile.

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