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F1 – Sainz ha scelto la Williams: è la vittoria di James Vowles

Il progetto del team britannico ha convinto Carlos Sainz: per lo spagnolo è un chiaro passo indietro, mentre sorride James Vowles.

E’ finita la telenovela legata al futuro di Carlos Sainz. Lo spagnolo lascerà la Ferrari, che dal prossimo anno schiererà Lewis Hamilton in coppia con Charles Leclerc, e sarà un nuovo pilota della Williams, dove condividerà il box con Alexander Albon. Dopo aver compreso di non essere in cima alla lista dei top team, al pilota madrileno erano rimaste tante opzioni dall’appeal piuttosto limitato: Alpine, Sauber e proprio Williams, che si è inserita in corso di trattative e l’ha inaspettatamente spuntata. La grande favorita ad assicurarsi le prestazioni del numero 55 era infatti il futuro team ufficiale Audi, che ha messo sul piatto un’offerta molto generosa dal punto di vista economico e ha corteggiato molto pubblicamente (come anche la Williams) l’attuale pilota della Ferrari. Alla fine, però, la scuderia di Grove rappresenta una destinazione sensata per diversi motivi.

Williams

La Williams è stata in grado di fornire almeno tre elementi cruciali a Sainz: un progetto ben chiaro ed avviato, una garanzia di performance e una via d’uscita. Quest’ultima è rappresentata da una clausola, ovviamente non citata negli annunci del team e del pilota, che permetterà allo spagnolo di abbandonare il team britannico qualora un top team dovesse contattarlo per il 2026. Il madrileno potrà quindi valutare le sue opzioni in vista della prossima rivoluzione regolamentare, consapevole che la Williams potrebbe comunque rappresentare un’ottima soluzione. Nel paddock è infatti diffusa la convinzione che la Power Unit Mercedes sarà il punto di riferimento a partire dal 2026, mentre Audi, come tutte le new entry, sarà una grande incognita. Le prestazioni di quest’anno della Sauber, inoltre, suggeriscono che nel breve termine il team condotto da James Vowles abbia più possibilità di lottare per obiettivi importanti.

Il progetto pianificato e messo in pratica proprio dal Team Principal inglese, però, è l’elemento che più differenzia la proposta di Williams da quelle di Sauber-Audi ed Alpine. Quest’ultima sta vivendo una fase di ricostruzione dopo il fallimento della gestione del gruppo Renault e l’addio di tutta la leadership tecnica, e dopo la decisione di abbandonare il suo progetto Power Unit ripartirà in ritardo rispetto a tutte le altre scuderie nello sviluppo della monoposto 2026. Sauber-Audi rappresenta, come già sottolineato, un grande punto interrogativo, ma i dissidi interni che hanno portato al licenziamento di Andreas Seidl e Oliver Hoffmann (sostituiti da Mattia Binotto) e il rinnovamento della sede di Hinwil e dell’organico della scuderia segnalano che anche in Germania la situazione non è delle più rosee. La Williams ha invece iniziato prima questo processo, e la fiducia riposta dai proprietari in James Vowles sottolinea che il team si sta muovendo nella direzione giusta.

vowles

La decisione di Carlos Sainz, che preferisce per il breve termine la Williams ad un team ufficiale, è quindi una grande vittoria per James Vowles: oltre che dal rinnovo inatteso di Albon, il suo lavoro viene infatti legittimato ancor di più dalla fiducia di un grande pilota, che ha vinto tre Gran Premi in carriera ed è stato in trattative con quasi tutti i team in ottica 2025. Nella prossima stagione, la scuderia di Grove schiererà indiscutibilmente la miglior line-up al di fuori dei quattro top team e curerà il problema che la affligge da ormai troppi anni, ossia poter fare affidamento su un solo pilota per portare a casa dei punti. Per Sainz si tratta di un ridimensionamento a livello di ambizioni, ma lo spagnolo ha individuato la miglior soluzione nel breve e forse medio termine, tenendosi aperte diverse opzioni in ottica futura. L’eventuale successo di questa partnership dipenderà molto, adesso, dalle azioni di Vowles: se il manager ex Mercedes riuscirà a completare il piano di rinnovamento delle infrastrutture e dell’organico della Williams, forse la scelta di Sainz non sembrerà più un così grande passo indietro.

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