Carlos Sainz non ha paura di Charles Leclerc, nonostante avrà pochi giorni di test per adattarsi alla SF1000, ed è ancora più convinto di aver fatto bene a lasciare la Mclaren per andare in Ferrari nel 2021, dopo le ultime gare.
Durante il Gran Premio dell’Emilia Romagna, Sainz rilasciando un’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha ribadito che rifarebbe la scelta fatta alcuni mesi fa di andare via dalla Mclaren e diventare nella prossima stagione un pilota della Ferrari.
“Ho lasciato la McLaren con i motori Mercedes perché voglio vincere e sento che la Ferrari sia la migliore opportunità per riuscirci in futuro. Ho seguito questo marchio da quando ho ricordi, è un nome che significa tanto, sono convinto che il team migliorerà e mi potrà dare una macchina competitiva “.
Lo spagnolo visti gli ultimi risultati della Ferrari, è ancora più convinto della decisione presa. “Pentito? Me lo hanno chiesto fino a qualche gara fa, adesso non più. In realtà, le persone hanno capito che qualunque pilota avrebbe fatto la stessa scelta al posto mio”.
Sainz non ha paura di diventare l’erede di Sebastian Vettel, e ancora una volta nega che ha firmato con la Scuderia di Maranello per fare il secondo pilota e la spalla di Charles Leclerc. “Non sarei andato alla Ferrari, se non fossi convinto di potermela giocare. La decisione è stata semplice, per me sarà una grande sfida ”.
🇮🇹P7 y más puntos, una carrera bien gestionada. Era muy difícil adelantar y he pasado un buen susto al esquivar a Albon tras la resalida! He logrado salvarlo y llevar el coche a meta, final positivo para el equipo con puntos para ambos coches. Adelante!
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— Carlos Sainz (@Carlossainz55) November 1, 2020
In chiusura Sainz ha parlato del suo futuro compagno di squadra, e delle difficoltà soprattutto all’inizio del mondiale 2021 che dovrà affrontare per adattarsi alla Ferrari SF1000. “So che andrò a confrontarmi con uno dei piloti più veloci in Formula 1, che sta guidando benissimo ed è nel momento migliore della carriera. Lui sarà subito al limite sulla macchina, mentre io avrò bisogno di tempo per adattarmi alla vettura, conoscere la squadra e gli ingegneri, cosa più difficile con l’emergenza Covid e i pochi test previsti”
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