F1 – Poche cose uniscono i team di Formula 1 ma sabato, al termine dei test, a tutto il paddock era chiara una cosa: la Red Bull è la squadra da battere.

Partendo dalla distanza percorsa da Max Verstappen venerdì (pari a tre gran premi), fino ai giri a basso consumo imposti da Sergio Perez domenica sera, è stata sufficiente una rapida occhiata per capire il trend: Red Bull fa paura.

Solo la gloriosa corsa di Guanyu Zhou, nella tarda serata di venerdì, ha impedito un netto dominio della casa di Milton Keynes nei tre giorni di test conclusi domenica.

Ma la grandiosa forma della scuderia inglese si vede anche scavando più a fondo, oltre i tempi, che nei test hanno un valore relativo.

Red Bull insomma sembra avere tutto sotto controllo. L’affidabilità della vettura, a parte un piccolo inconveniente nel secondo giorno, è sembrata perfetta e non c’era nulla che facesse pensare che i rivali potessero essere una minaccia.

Dopo i testi, il consulente della Red Bull Powertrains, Helmut Marko, ha dichiarato: “I tempi, come sappiamo nei test, sono relativi. Non possiamo sapere come fosse messa la concorrenza con il carburante, e quindi se erano più pesanti di noi. Il nostro tempo è relativo ma è stato dimostrato che siamo affidabili, veloci e all’avanguardia. Ciò che ci rende molto ottimisti è che entrambi i long run di Perez e Max sono stati più veloci di quelli rivali”.

Come sottolineato da Frederic Vasseur, essere la squadra da battere nei test non garantisce nulla quando si tratta di produrre risultati nel fine settimana: “Non ricordo chi ha fatto il giro più veloce l’anno scorso in Bahrain, ma non era in pole position per la gara. Ed è stato così anche due anni fa.” Ha dichiarato il team principe della Ferrari.

“Ritmo” è la parola chiave

Fin dal primo momento in cui la RB19 è scesa in pista in Bahrain, si è dimostrata veloce e prestante. Per fortuna, però, in questo sport persiste preponderante il ruolo del pilota. Non sempre le vetture più veloci in pista lo sono poi nella realtà dei fatti: la storia ci insegna che avere un’auto molto prestante non conta nulla se i piloti non riescono a tirare fuori il massimo dalla monoposto. 

Ma anche qui le notizie per la scuderia che batte bandiera inglese sono buone: sia Max che Sainz, infatti, non hanno avuto alcuna difficoltà nel portare la loro vettura al limite. Fin dai primi momenti, mentre gli altri team lottavano per trovare un buon bilanciamento, Verstappen si è vantato di non aver avuto problemi.

“Ogni volta che sono salito in macchina, mi sono sentito a mio agio e ho potuto spingere immediatamente”, ha detto.

A conferma di quanto dichiarato dal campione in carica sussistono i fatti. Verstappen ha infatti trascorso la giornata a fare 5/6/7 giri, tutti sullo stesso tempo dimostrando di avere un ritmo straordinariamente costante, interrotto solo dall’ingresso ai box per la modifica dell’assetto.

Per essere un test di una nuova auto, è stato davvero impressionante.

“Penso che tutti i giorni di test siano stati molto positivi per noi”, ha aggiunto Max, “il bilanciamento della vettura è stato buono da subito rendendo possibile provare vari test di assetto. È un bene, perché in questo modo si imparano molte cose sulla vettura”.

I nuovi pneumatici danno a Verstappen quello che vuole

L’eccesso di peso a inizio stagione 2022 con cui la Red Bull ha iniziato, ha fatto sì che la vettura fosse troppo pigra in entrata di curva. Conseguenza diretta di questa caratteristica  è stato il sottosterzo: qualcosa che Verstappen notoriamente non ama. Ne è conseguita una prestazione “altalenante”  da parte del pilota olandese il quale ha visto la RB18 allontanarsi e poi riavvicinarsi ai propri gusti in fatto di “portabilità” e “guidabilità”.

Quando la Red Bull F1 ha iniziato il suo programma di riduzione del peso a partire dal Gran Premio dell’Emilia Romagna, le cose sono cambiate anche per Verstappen. Ha ritrovato un’auto che sterzava come piaceva a lui e questo ha contribuito a innescare il dominio che abbiamo visto.

A far piovere sul bagnato (ed è proprio il caso di dirlo) ci ha poi pensato Pirelli la quale si presenta quest’anno con una nuova mescola da bagnato (che non richiede l’utilizzo di termo coperte). Lo scopo è proprio quello di offrire un avantreno più robusto anche in condizioni di pista bagnata. Questo ha immediatamente fatto pensare che le cose si stessero orientando ancora di più verso ciò che piace a Verstappen.

Alla fine dei test, in cui Verstappen ha avuto modo di girare con la nuova mescola, il pilota ha  affermato che le sensazioni sono state ottime: ”Danno meno sottosterzo, ma questo è dovuto più che altro al fatto che le gomme posteriori non sono così buone come lo erano l’anno scorso”, ha detto. “Gli pneumatici anteriori sono gli stessi. Nel complesso, però, credo che la vettura di quest’anno sia un po’ più equilibrata”.

Affidabilità e peso non sono più un problema

Anche l’anno scorso la Red Bull F1 si era dimostrata di gran lunga la migliore vettura in pista, la squadra non aveva iniziato l’anno nella migliore forma. I problemi di affidabilità le avevano fatto scivolare dalle mani sia il gran premio del Bahrain che quello d’Australia.

Ma la forza di un team si vede sopratutto nei momenti di difficoltà e Red Bull si è dimostrata all’altezza risolvendo rapidamente i problemi. L’affidabilità che ne è derivata è stata riportata sulla vettura 2023, che ha funzionato quasi senza problemi per tutta la durata dei tre giorni di test in Bahrain.

Anche la seconda area in cui la Red Bull F1 era in difficoltà l’anno scorso è stata eliminata: la squadra ha raggiunto gli obiettivi di peso per la RB19. Ciò significa che non è più costretta a fare i conti con la messa a punto potendo conseguentemente concentrare le sue energie sulle prestazioni.

“Rispetto all’anno scorso, visto che la macchina è più o meno la stessa, siamo molto avanti”, ha detto. “Era il primo anno con una vettura completamente nuova e con una nuova serie di regolamenti tecnici, per fortuna abbiamo imparato molto durante il primo anno. Per questo credo che il 2023 sarà un po’ più facile.

Pochi, guardando la pista in Bahrain la scorsa settimana, potevano essere in disaccordo.

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