F1 – La Red Bull sembra aver costruito, o meglio migliorato, la vettura dello scorso anno e pare essere in grado, almeno per il momento, di portare in pista e contare su una macchina di una potenza efficienza ed affidabilità degne di un modello quasi perfetto e che si vede raramente in una stagione di formula 1, forse al pari solo della Mercedes W11, ma per paragoni così aulici solo il tempo potrà darci torto o ragione.

Per ora tutti i tifosi di scuderie che non siano la Red Bull sono pronti a mettersi le mani nei capelli per affrontare una stagione che si preannuncia di dominio assoluto, Mercedes ha già annunciato che potrebbe rivoluzionare completamente l’idea dei “zero side pods” che il team aveva introdotto lo scorso anno e cercato di migliorare in questo 2023 ma che non sembra aver portato grosso frutti; e in tutto ciò Ferrari sembra ancora alla prese con i soliti problemi di eccessiva usura gomme e affidabilità del motore, quasi ad indicare che non sembra essere cambiato quasi nulla dallo scorso anno (se non forse una migliore velocità in rettilineo ma che viene vanificata in gara).
Horner però si è detto cauto a fare valutazioni eccessivamente positive e che essendo ancora all’inizio della stagione tutto e possibile:

Credo che alla prima gara della stagione ci sia sempre un po’ di nervosismo, perché è la prima volta che si corre con due macchine e ci sono tante cose che possono andare storte – ha spiegato – è stata una prestazione fenomenale da parte di tutta la squadra che è riuscita a fornire una vettura competitiva come quella che abbiamo a disposizione per iniziare. Ci siamo concentrati un po’ di più sulla gara che sulle qualifiche, e questo ha dato i suoi frutti oggi. Siamo stati in grado di utilizzare la mescola più morbida, soprattutto nella parte centrale della gara, e di avere comunque una buona durata. Dopo l’anno scorso, in cui non avevamo conquistato punti a Sakhir, averne ottenuti 43 è una buona risposta”.

Per precisare poi:

Non si sa maicredo che il problema sia il fatto che abbiamo una serie di dati validi solo per questa pista, quindi non dobbiamo dare nulla per scontato. Vediamo Gedda tra due settimane e poi Melbourne. Una volta che avremo due o tre circuiti all’attivo, avremo un quadro molto più preciso dei punti di forza e di debolezza della nostra vettura e dei nostri avversari. Sicuramente è stata una partenza molto positiva, con una gara ben condotta”.

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