A mondiale terminato, la Formula 1 è addirittura ancora più movimentata grazie al mercato piloti, alla messa a punta delle nuove auto, alle polemiche e alle perplessità sul futuro. Riguardo a quest’ultimo punto si inserisce ancora una volta la Red Bull e quello che potrebbe realizzare grazie alla collaborazione con AlphaTauri che il prossimo anno avrà un nuovo nome: Racing Bulls.

Nel Paddock, infatti, circola voce che nel 2024 AlphaTauri si rivolgerà a Red Bull per ottenere quante più parti possibili per risalire la classifica, avendo ottenuto risultati al di sotto delle aspettative nel corso delle ultime 2 stagioni. Di questo ne ha parlato il Team Principal Christian Horner, citando la Mercedes.

Le parole di Christian Horner

Il team principal, però, ha minimizzato questo scenario, spiegando che nel 2024 non vedremo una RB20 “diversa”… o meglio, non vedremo una seconda “Mercedes rosa”, quella che qualche stagione fa era diventata Racing Point per aver replicato la monoposto della Stella a tre punte che aveva dominato la stagione precedente.

Allora, Racing Point, che utilizzava la galleria del vento Mercedes, produsse una RP20 che somigliava sorprendentemente alla Mercedes del 2019. Alla fine i team rivali protestarono contro il progetto e la Racing Point fu giudicata colpevole di aver violato le norme IP con i condotti dei freni posteriori. Horner ha detto che ciò che la sua squadra sta facendo con AlphaTauri è un mondo lontano da ciò che accadde in passato.

“Siamo molto lontani dall’avere una ‘Mercedes rosa'”, ha dichiarato Horner. “Ci sono alcuni elementi trasferibili che sono chiaramente elencati nei regolamenti che si possono fornire e questo è ciò che AlphaTauri otterrà. Se si guarda alla vettura, ci sono differenze fondamentali tra AlphaTauri e Red Bull Racing. E probabilmente ci sono altre auto sulla griglia di partenza che sono molto più vicine come concetto all’AlphaTauri rispetto alla nostra monoposto”.

Per ultimo, ma non per importanza, Horner ha ribadito che le prestazioni in pista dell’AlphaTauri sono in ultima analisi nelle sue mani, poiché lo sviluppo sarà deciso a Faenza e non a Milton Keynes.

“E’ la qualità delle persone che fanno parte della squadra a portare avanti un certo tipo di sviluppo. Naturalmente ci sono componenti che possiamo fornire, come nel caso di Mercedes e Ferrari che forniscono i loro attuali team di ricambi, sospensioni, strumenti di simulazione e galleria del vento”, ha concluso.

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