F1 News – Ospite al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, il CEO di Liberty Media Stefano Domenicali, ha rilasciato alcune dichiarazioni controverse, su tutte la dolorosa esclusione di Imola dal calendario del 2026.
Nonostante in tutta la storia della Formula 1 si sia sempre cercato di privilegiare la storicità di alcuni elementi, il manager italiano ha sottolineato che questo criterio non faccia più parte del DNA di questo sport.
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“Ovviamente se un Gran Premio ha questo valore di storicità è un qualcosa di più”, ha commentato Domenicali. “Ma non è sufficiente. Quello della storicità può essere un elemento importante per chi come me segue la F1 fin da bambino, ma per i nuovi tifosi che vengono a seguire la F1 c’è una grande capacità di voltare pagina e passare oltre le notizie”.
“La capacità di dimenticarsi chi ha vinto l’anno prima è altissima e per tanti giovani che seguono la F1 oggi andare a correre a Montecarlo piuttosto che sul nuovo circuito di Las Vegas è indifferente. La storicità deve essere sostenuta dall’essere una struttura che guarda al futuro e che dia la possibilità di investire a livello di infrastrutture“.
Domenicali ha comunque voluto lasciare uno spiraglio per un ipotetico ritorno di Imola, seppur nell’ottica delle rotazioni tra i gran premi europei: “Non voglio dare per scontato che Imola non potrà più tornare, perché avremo degli slot di rotazione e se Imola potrà mettere insieme una proposta strutturata, perché no? Ma è chiaro che man mano che cresce l’attenzione per la F1 a livello Mondiale per avere due GP nello stesso paese ci vogliono degli elementi che possano giustificare la doppia presenza“.
A onor di cronaca, andrebbe ricordato che da alcuni anni ci siano in calendario tre gare negli Stati Uniti e dal 2026, sembra che ci saranno anche due gare in Spagna, con il nuovo tracciato cittadino di Madrid che affiancherà il Montmelò.