In questi giorni i vari team di Formula 1 stanno discutendo sulla possibilità di trasferirsi in Bahrain per effettuare i test pre-season nel 2019.

Il circuito degli Emirati era già stato teatro dei test pre campionato nel periodo dal 2006 al 2009 compreso anche il 2014, ma i team di F1 hanno sempre voluto svolgere, per la maggior parte, i test in Europa.

Le squadre, per motivi di costi e logistica, hanno sempre scelto di svolgere i test nei circuiti europei ma dopo quanto accaduto quest’inverno a Barcellona, dove la presenza di freddo (addirittura neve) e di una superficie dell’asfalto non particolarmente abrasiva, non ha permesso a Pirelli e ai team di fare il giusto studio degli pneumatici da usare durante la stagione, ritenendo i test non soddisfacenti.

Proprio dai test di quest’inverno erano sorti i primi problemi alle gomme, dove nonostante il freddo, si erano visti con particolare evidenza problemi di blistering. Questo poi costrinse Pirelli ad adottare, dal Gp di Spagna, le famose “gomme ribassate” per sopperire alle preoccupanti “bolle” viste nei test invernali.

I proprietari della F1 sarebbero disposti a contribuire per quanto concerne i costi di trasporto, aiutando i team economicamete e questo penderebbe a favore del ritorno ai test negli Emirati, grazie alla presenza del caldo e di un clima più adatto (sarebbe garantito il bel tempo nei mesi  di febbraio/marzo) per provare la resistenza delle gomme e della componentistica (sopratutto la PU) delle monoposto.

Il rovescio della medaglia di questa idea è il tempo extra necessario per far volare il personale avanti e indietro dagli Emirati all’Europa e viceversa oltre che alla spedizione dei pezzi nuovi per le monoposto.

Il management della Formula 1 vedrebbe di buon occhio il ritorno dei test pre-season in Bahrain, poiché considerato un luogo potenzialmente favorevole ai media per iniziare la stagione. Inoltre verrebbe richiesto ai team di non adoperare più i famosi “muri mobili” o la chiusura dei garage (per impedire la visione a occhi indiscreti delle novità sulla monoposto) come avvenuto fino a quest’anno nei test e nei weekend di gara.

Il programma per il 2019 prevederebbe la possibilità per i team di disputare la presentazione e gli “shakedown” (le 2 sessioni da 100 km con gomme promozionali previste da regolamento)  delle monoposto in Europa e poi trasferirsi in Bahrain. I test, nel 2019, inizierebbero 8 giorni prima rispetto a quanto avvenuto quest’anno,visto l’anticipo della gara inaugurale a Melbourne nella seconda settimana di marzo (17 marzo).

Le due sessioni di test sarebbero programmate in questo modo:

Prima sessione: dal 18 al 21 febbraio

Seconda sessione: dal 26 febbraio al 1 marzo

In questo modo tra le sessioni ci sarebbe uno scarto di 4 giorni e alla fine dei test mancherebbero solo 2 settimane prima di trasferirsi in Australia per la prima gara della stagione.

Oltre ai test pre-season , si starebbe discutendo anche sulla possibilità di eliminare una sessione di test “in-season”, che molto probabilmente sarà quella che si svolge a metà stagione in Ungheria, lasciando solamente la sessione di test in Spagna.

Giuly Bellani

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