Durante il weekend del Gran Premio di Las Vegas, un nuovo caso tecnico si aggiunge ai già discussi temi del mini-DRS, del sistema di controllo del T-Tray e delle ipotesi sul raffreddamento ad acqua delle gomme.
La questione riguarda il controllo dell’usura del fondo delle monoposto, sollevata inizialmente dalla testata tedesca Auto Motor und Sport e che ha spinto la FIA a intervenire con misure immediate per evitare potenziali irregolarità.
L’obiettivo della Federazione è chiarire ogni ambiguità regolamentare, come già avvenuto nel 2022 con l’introduzione della direttiva tecnica TD039.
I regolamenti sull’effetto suolo spingono i team a ridurre al minimo l’altezza da terra delle vetture per massimizzare il carico aerodinamico generato dai canali Venturi. Questa esigenza ha portato le squadre a sviluppare soluzioni per minimizzare l’usura del fondo, così da abbassare ulteriormente le monoposto.
Come spiegava Nikolas Tombazis, direttore tecnico FIA, nel 2022: “Le auto ora toccano molto più frequentemente il suolo e la flessibilità del plank è diventata più rilevante rispetto al passato, influenzando il comportamento della monoposto e le sensazioni del pilota”.
Il regolamento impone che il plank, una piastra in resina posta sotto la vettura, mantenga uno spessore di 10 mm, consentendo un’usura massima di 1 mm durante un Gran Premio. Questa misura viene verificata attraverso appositi fori.
Tuttavia, nel 2022 la FIA sospettò che alcune squadre utilizzassero materiali troppo flessibili o soluzioni tecniche per ridurre l’usura del plank, violando lo spirito del regolamento.
Per contrastare tali pratiche, con la TD039 introdotta dal Gran Premio del Belgio 2022, la Federazione iniziò a controllare anche l’area circostante i fori, verificando l’uniformità della densità del materiale e proibendo qualsiasi stratagemma per proteggere il plank dall’usura.
Nonostante le misure precedenti, restano aree grigie. Il limite di usura non riguarda solo il plank in resina, ma anche le piastre metalliche (dette pattini) poste in corrispondenza dei fori di misurazione. Secondo le indiscrezioni, la FIA teme che alcune squadre stiano adottando trattamenti o materiali protettivi per limitarne il consumo.
Il regolamento tecnico è molto preciso: l’articolo 3.5.9 stabilisce che i pattini debbano essere realizzati con leghe di titanio specifiche e non possono subire trattamenti superficiali o strutturali. Inoltre, la loro superficie inferiore deve essere completamente visibile, escludendo l’uso di placche protettive. Anche il fissaggio è regolamentato: le viti devono essere di acciaio con standard elevati, di dimensioni non inferiori a M6, e non possono sporgere dal piano di riferimento per più di 8 mm.
Tuttavia, si vocifera che alcune squadre potrebbero sfruttare la deformabilità delle viti o il loro montaggio per aggirare le regole, un’ipotesi che la FIA intende scongiurare con un controllo più rigoroso.
L’intervento della FIA ha sorpreso per il momento scelto.
Secondo FormulaPassion alcuni team sono incerti, dal momento che una direttiva tecnica, solitamente, ha bisogno di tempo per essere applicata.
Invece questa volta la Federazione ha optato per una comunicazione diretta alle squadre sospettate, ribadendo l’applicazione delle regole già esistenti.
La pista di Las Vegas rappresenta una sfida particolare per l’usura del fondo, con lunghi rettilinei dove le auto superano i 300 km/h, esercitando enormi pressioni sul plank. Alcuni team, tra cui si sospetta Ferrari, potrebbero essere costretti ad alzare le monoposto, compromettendo parte del carico aerodinamico. Solo i risultati in pista chiariranno l’effettivo impatto di queste misure sulle prestazioni.