Abbiamo intervistato il Responsabile F1 e Car Racing della casa milanese Mario Isola, che ha trattato diversi temi per quanto riguarda il brand Pirelli.

La Pirelli è giunta in Formula 1 nell’ormai lontano 2011, quando divenne fornitore unico in sostituzione della Bridgestone. Da allora molti sono stati gli sviluppi per il costruttore milanese, condotto sino al 2016 da Paul Hembery. Successivamente, come Responsabile del progetto F1 è arrivato il nostro Mario Isola, una delle tante eccellenze italiane presenti nel circus iridato. Il manager italiano si è concesso a NewsF1 per un’intervista esclusiva, trattando numerose tematiche riguardanti l’impegno di Pirelli nel motorsport.

Mario, la Pirelli vanta ormai una lunga esperienza in Formula 1. Puoi fornirci un bilancio su queste stagioni ed i tuoi pareri sul futuro?

È difficile trarre un’unica conclusione dopo tutti questi anni in Formula 1, ma il bilancio è sicuramente positivo perché il valore del brand Pirelli è cresciuto e grazie all’impegno in questo sport abbiamo avuto la possibilità di sviluppare nuove tecnologie trasferibili sul prodotto stradale. Per il futuro, stiamo lavorando sullo sviluppo dei pneumatici da 18 pollici che saranno introdotti a partire dal 2021, mentre la nostra partnership in Formula 1 come Global Tyre Partner continuerà fino alla fine della stagione 2023”.

Quanto è diventato importante ad oggi l’aspetto pneumatici e cosa apprende Pirelli dalle piste per poi trasferirne le tecnologie su strada?

I pneumatici sono un elemento chiave nelle competizioni, sia in termini di strategia che di performance. Per questo motivo si parla così tanto di gomme! L’impegno di Pirelli in Formula 1 e nelle competizioni motorsport quali ad esempio GT e rally ci consente di trasferire tecnologie sul prodotto stradale, specialmente quando si parla di pneumatici ad altissime prestazioni per le vetture sportive. Il legame tra il prodotto sportivo e quello stradale si focalizza soprattutto sullo sviluppo dei materiali utilizzati, dei modelli virtuali e dei processi produttivi che vengono portati dalle competizioni alla strada. Uno dei nostri slogan, infatti, è proprio ‘from race to road’…

Parlando della sfida Mercedes-Ferrari, credi che la rinascita della rossa sia da attribuire ad una tardiva comprensione delle mescole 2019?

Non posso certamente dare un’opinione perché non ho tutti i dati utili per poterne trarre considerazioni precise e, di conseguenza, non sappiamo quali elementi possano fare davvero la differenza. Ai miglioramenti prestazionali hanno sicuramente contribuito tutti gli sviluppi tecnici portati nella seconda metà della stagione che hanno consentito alla squadra, tra gli altri, anche di sfruttare al meglio i pneumatici, come giustamente faceva recentemente notare Mattia Binotto. Ciò che posso dire con certezza è che la sfida tra Ferrari e Mercedes sia un fattore molto positivo per lo sport e per tutti i tifosi”.

Come si sta lavorando in chiave 2021 per aumentare lo spettacolo e rinnovare il prodotto?

Tra le novità regolamentari attese per il 2021 ci sono i pneumatici da 18 pollici, che avranno sicuramente un impatto sull’aspetto e sulla guidabilità delle monoposto, finora equipaggiate con gomme da 13 pollici. Abbiamo già iniziato lo sviluppo dei pneumatici da 18”, con il primo test del mese scorso al Paul Ricard, e il programma continuerà durante tutto il prossimo anno. I nuovi pneumatici verranno completamente ridisegnati e saranno molto più vicini al prodotto stradale per dimensioni e processi di realizzazione”.

Isola, Come è cambiato il lavoro della Pirelli dal 2011 ad oggi?

Dal 2011 ad oggi ci sono stati tantissimi cambiamenti: a partire dall’introduzione della power unit ibrida nel 2014, che trasmette una coppia maggiore ai pneumatici posteriori e aumentando successivamente le misure nel 2017. Lo sviluppo continua anno dopo anno, sia su mescole che su strutture. Dal nostro ingresso in Formula 1 nel 2011, Pirelli ha sempre proposto una gamma diversa rispetto alla precedente, quindi possiamo dire che il nostro sia un lavoro in continua evoluzione: non solo per quanto riguarda il prodotto, sviluppato secondo le linee guida condivise e i regolamenti, ma anche per l’organizzazione del lavoro. Una cosa è rimasta invariata: da sempre, Formula 1 è uno degli sport più dinamici che richiede il massimo della tecnologia e delle prestazioni, quindi l’impegno di Pirelli quale Global Tyre Partner è una sfida che ci appassiona molto”.

Un sentito ringraziamento a Mario Isola per la disponibilità mostrata. Un augurio di buon lavoro a lui ed alla Pirelli per il futuro del motorsport.

 

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