Vi proponiamo quest’oggi la successiva parte della bella chiacchierata avuta con l’ex ingegnere della Ferrari Luigi Mazzola, negli anni ’90 e 2000 a capo della squadra test.

Nel corso della settimana, l’ingegner Luigi Mazzola ha concesso un’intervista a News F1 nel quale ha parlato del suo passato con la Scuderia Ferrari, ma anche delle sue idee per rendere il circus iridato più attraente nel prossimo futuro. Vi proponiamo oggi la seconda parte ricca di temi caldi ed interessantissimi.

Lei è stato per tanti anni a capo della squadra test in Ferrari. Ora sono stati quasi banditi, con altre riduzioni per il 2020. Crede che se le prove private fossero state permesse il dominio Mercedes sarebbe stato così duraturo?

‘’Ho una mia visione della faccenda: se non fossero stati aboliti i test il dominio sarebbe stato della Ferrari e la Mercedes sarebbe stata costretta ad inseguire, dovendosi costruire una rimonta ed una struttura che potesse portarla ad avvicinare la vetta. Come per loro anche per la Red Bull. All’epoca degli anni 2000 la nostra squadra test era una task force incredibile. Tutta la Scuderia Ferrari si basava sullo sviluppo che facevamo noi durante le prove private. Ora per vincere il mondiale bisogna partire con una vettura molto prestazionale sin dal primo Gran Premio ed in seguito garantire un grande sviluppo per tutto l’anno. Credo che l’incremento di performance durante una stagione debba essere attorno al secondo. Se vogliamo più competizione i test sarebbero perfetti, in quanto almeno le squadre che possono permetterselo che sono tre o quattro avrebbero l’opportunità di provare in pista. Solo così tenteranno di ribaltare la situazione. Senza test si toglie possibilità di rimonta ed ora credo che le cose rimarranno così almeno fino al cambio dei regolamenti. La speranza è che i team che sono più indietro indovinino la vettura con le nuove regole, ma è tutto in divenire. Io sono dell’idea che i test vadano permessi in modo da migliorare lo sviluppo. Bisogna anche rimuovere il parco chiuso, una vera e propria idiozia e dare la possibilità agli ingegneri di sfruttare la propria innovazione e la propria creatività. Se le cose non cambiano si rischia di annoiarsi prima o poi’’.

La Ferrari in questa stagione è cambiata moltissimo con la promozione di Binotto a team principal. Adesso che la macchina va forte crede che a fare la differenza sia stato il pacchetto introdotto a Singapore o le gomme sono state comprese in maniera migliore?

‘’Su quattro piste dove la Ferrari è andata forte vincendone tre l’elemento forte è stata la caratteristica del circuito. Non credo si tratti delle gomme, ma piuttosto gli sviluppi e l’interpretazione della macchina con nuovi assetti. Gli aggiornamenti di telaio e motore hanno dato una grande mano e penso siano stati questi elementi a cambiare la situazione. Potrebbe anche essere che la Mercedes abbia tirato un po’ i remi in barca dopo i problemi di affidabilità della Racing Point a livello di power unit. Loro potrebbero aver deciso di preservare questo elemento avendo ormai già i titoli in tasca, ma comunque capiremo sicuramente meglio la situazione il prossimo anno”.

Nel 2021 cambierà tutto. Ha un parere su quello che avverrà e se le nuove regole aiuteranno l’aumento di spettacolo?

‘’Da quanto ho capito i piloti non sono molto d’accordo con le modifiche che ci saranno. Hamilton si è lamentato del fatto che chi guida le vetture non è stato interpellato nel decidere le nuove norme, cosa assolutamente inefficiente in quanto sono loro che vanno in pista. Altre lamentele che ho avuto modo di sentire riguardano il fatto che queste macchine peseranno ancor di più rispetto ad oggi. Questo discorso mi trova assolutamente d’accordo: negli anni 2000 il limite di peso era sui 605 chili, mentre ora stiamo superando i 740. Ci stiamo allontanando dal concetto di Formula 1 per avvicinarci ai prototipi di Le Mans. La monoposto deve essere agile, leggera e veloce. Introducendo effetto suolo e minigonne si premierà nuovamente la macchina piuttosto che il pilota. Io per lo spettacolo andrei a togliere carico aerodinamico, impedendo così alle vetture di essere su un binario. Se si guarda un camera-car degli anni ’90 si vede come il volante non era mai fermo, mentre ora somiglia alla playstation. Tutto questo è assurdo, bisogna premiare le capacità dei piloti e fare in modo che facciano la differenza. Negli sport come il calcio, lo sci ed il tennis è sempre il campione che emerge, mentre oggi si vede solo la macchina che governa tutto. Qualunque pilota salga sulla Mercedes può vincere il mondiale, dunque il 2021 dovrebbe essere un taglio a tutto questo permettendo al pilota di fare la differenza. Come riuscire a raggiungere questo risultato? Bisogna togliere importanza all’aerodinamica, aumentando le zone di ‘’grip limited’’, aumentando magari la potenza. Con una macchina da 1000 cavalli senza carico si vedrebbe chi ha gli attributi per guidarla, a quel punto ci sarebbe il grande interesse. L’uomo deve essere colui che attrae il pubblico e la cosa aiuterebbe molto l’audience’’.

Ringraziamo nuovamente Luigi Mazzola per la grande disponibilità dimostrata e per l’interessante intervista che ci ha concesso.

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