Il boss della Red Bull prevede che l’innovativa sospensione posteriore della Mercedes, poco efficace ad Austin, sarà cruciale altrove.
Nonostante le performance della W12 nel GP degli Stati Uniti non abbiano permesso di vincere alla Mercedes, la scuderia di Brackley ha catalizzato l’attenzione durante il weekend di Austin a causa di un’interessantissima innovazione tecnica, già notata da alcuni addetti ai lavori in Turchia. Di cosa si tratta? In sostanza, la sospensione posteriore della vettura si abbassa in maniera impressionante in rettilineo, provocando uno stallo del diffusore, che di conseguenza porta ad una riduzione del drag e un incremento della velocità sui dritti. Il posteriore torna poi alla posizione originaria in frenata. Ciò permette inoltre al team anglo-tedesco di utilizzare ali più cariche per aumentare le performance in curva. Questa innovazione, possibile grazie al pacchetto di aggiornamenti portato da Mercedes a Silverstone, non è tuttavia efficace allo stesso modo su tutti i circuiti, tanto che ad Austin non ha portato vantaggi particolari.
Christian Horner, Team Principal della Red Bull, al termine della gara ha evidenziato a Racefans proprio quest’ultima caratteristica, sottolineando inoltre come questo sistema sia legale: “Ciò che abbiamo visto in Turchia è stato un’estremizzazione di quella soluzione, che a quanto pare era possibile grazie alle caratteristiche del circuito. Noi non crediamo che sia illegale: storicamente è sempre stato utilizzato, in passato lo abbiamo già visto proprio con la Mercedes. Su alcuni circuiti i suoi effetti saranno più grandi rispetto ad altri. Qui ad Austin ha influenzato poco le prestazioni, ma su piste come quella di Jeddah potrebbe rivelarsi assai efficace”.
La scuderia di Brackley potrebbe dunque godere di un vantaggio importante sui circuiti con lunghissimi rettilinei proprio come l’Arabia Saudita o Abu Dhabi, dove le modifiche apportate in vista dell’evento finale di questa stagione renderanno la velocità di punta molto più importante rispetto alle edizioni precedenti.