Ecco come è nata la pole di Max Verstappen nelle qualifiche del Gp del Qatar, e i motivi della prestazione al di sotto delle aspettative della Ferrari.

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Solito dominio di Max Verstappen nelle qualifiche del Gp del Qatar. L’olandese si è imposto nettamente come a Suzuka, conquistando la decima pole stagionale, la trentesima della carriera, facendo capire che è venuto a Losail per festeggiare il titolo con due vittorie. Alle sue spalle stesse gerarchie di Suzuka, con Lando Norris e Oscar Piastri, i quali prima che gli venissero cancellati i giri, avevano fatto segnare il secondo e il quarto tempo. Oltre alla prestazione al di sotto delle aspettative per la Ferrari, la cattiva notizia è aver chiuso la sessione dietro ad entrambe le Mercedes, con George Russell che si è aggiudicato il duello con Lewis Hamilton. Invece la Ferrari che nei week end con la Sprint ha sempre fatto bene, ha avuto le stesse difficoltà dell’Olanda e Giappone. Sorpresa fino ad un certo e per questo poco si capiva l’ottimismo della vigilia, visto che il layout di Losai è molto simile a quello di Suzuka. Una SF-23 inguidabile, ha costretto Carlos Sainz all’eliminazione in Q2 insieme a Sergio Perez, mentre Charles Leclerc ha limitato i danni, e grazie alle penalità della McLaren, partirà dalla quinta casella in gara. Andiamo a vedere dai grafici dell’ultimo tentativo della Q3, cosa ci hanno detto le qualifiche del Gp del Qatar.

Tutto si decide nuovamente nel primo settore, dove Verstappen e la Red Bull volano come a Suzuka. Se l’olandese fa la differenza in tutte le curve di media velocità del T1, la RB19 la fa con la sua efficienza aerodinamica e velocità di punta sul dritto. Invece il giro di Leclerc inizia subito male, con la SF-23 che rimette in evidenza i suoi limiti. Oltre a non trovare la finestra di funzionamento dei pneumatici, problema che se si pensa a Singapore sembrava essere stato finalmente risolto, come a Zandvoort è difficile da guidare. Leclerc fin da subito è costretto ad inseguire, e nonostante la potenza della power unit, negli allunghi non riesce a compensare quanto perde in curva, dove anche con il nuovo fondo la macchina è imprevedibile e soffre sia di sottosterzo che sovrasterzo. La Ferrari è più lenta non solo di Verstappen, ma accusa due decimi anche dalle McLaren che come in Giappone sono le uniche a tenere il ritmo dell’olandese, Mercedes e Alonso.

Grande equilibrio nella parte centrale. La Mercedes come già visto da dopo Monaco in poi, nel guidato ha ridotto il gap dalla Red Bull, con Hamilton e Russell che grazie ad una Mercedes che ha migliorato il set-up rispetto a due settimane fa, segnano i primi due intermedi, seguiti da Leclerc che fa l’unico lampo della Ferrari delle qualifiche, con una SF-23 che nelle curve lente è sui livelli della W14, e migliore di Verstappen e delle due McLaren. Brutto secondo settore per Alonso, che pregiudica le sue possibilità di conquistare la prima fila, in un tratto di pista che ad inizio stagione era il punto di forza dell’Aston Martin.

Nel T3 i valori tornano come nel primo settore. Il solito feeling con la RB19 permette a Verstappen di rifare il vuoto, e infliggere tre decimi alle Mercedes. Chi fa segnare il suo stesso intermedio è Alonso, che con la miglior AMR 23 dalla pausa estiva, insieme all’Aston Martin raccoglie i frutti del lavoro iniziato in Canada sull’efficienza aereodinamica, perdendo soltanto undici millesimi da Verstappen. Terza forza nel T3 è la McLaren che come a Suzuka conferma di non soffrire più di drag e di essere ora anche competitiva sul dritta e nei tratti veloci. Invece Leclerc che stava facendo un buon terzo settore prima di compromettere tutto in curva 12, dove ha un problema e solo in quel punto perde due decimi. Nonostante un T3 non perfetto, Leclerc fa meglio delle Mercedes, che perdono tre decimi da Verstappen come nel primo settore.

Vedremo sia nello shootout che nella Sprint se i valori delle qualifiche saranno confermati, e già Sabato Verstappen si laureerà campione del mondo. Invece per quanto riguarda la Ferrari andrà verificato se nella notte si troverà un assetto migliore per la SF-23, e se sul passo gara soffrirà come nel giro secco.

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