La partenza dalla sesta posizione non ferma Max Verstappen, che va in vacanza con una vittoria a Spa. Podio per Leclerc, ritiro per Sainz.

Max Verstappen continua la sua marcia trionfale verso il terzo titolo in carriera. Nonostante la partenza dalla sesta posizione e un breve scroscio di pioggia, durante il quale ha rischiato di perdere la vettura all’Eau Rouge, l’olandese non ha avuto problemi a rimontare il compagno di squadra Sergio Pérez e a vincere l’ottavia gara consecutiva, il GP del Belgio. Il messicano aveva conquistato la prima posizione su Charles Leclerc al primo giro, dopo aver preso una grande scia sul rettilineo del Kemmel, ma non ha potuto niente quando al giro 16, dopo il pit stop, il compagno di squadra lo ha raggiunto e passato, accumulando 22″ in appena 28 giri. Terza la Ferrari di Leclerc, che ha massimizzato il risultato di una Ferrari seconda forza a Spa, ma sfortunata per il ritiro di Carlos Sainz.

Lo spagnolo è rimasto coinvolto in un contatto in Curva 1, alla partenza, con Oscar Piastri, anche lui ritiratosi. Il danno è stato troppo grande per continuare a correre all’interno della zona punti, quindi la Ferrari ha deciso di richiamarlo ai box. Quarto e con il giro veloce alla fine è Lewis Hamilton, autore di una gara all’inseguimento di Leclerc ma senza mai avere lo spunto necessario per attaccare il monegasco, al quale si è avvicinato solo al secondo pit stop. Quinto in rimonta Alonso davanti alla seconda Mercedes di Russell e Norris, bravo a limitare i danni dopo gli errori della McLaren nella scelta di setup. Chiudono la zona punti Ocon, Stroll e un ottimo Tsunoda. La seconda parte della classifica è aperta da Gasly, seguito dalle due Alfa Romeo di Bottas e Zhou, Albon, Magnussen, Ricciardo, Sargeant e Hulkenberg. Ritirati Sainz e Piastri.

La cronaca della gara

Prima dell’inizio della gara la FIA comunica che la Haas ha sostituito strategicamente la Power Unit e il cambio sulla vettura di Hulkenberg, qualificatosi in ultima posizione, sforando così il limite di unità concesse in una stagione. Il tedesco parte quindi dalla pit lane. In partenza la pioggia, che secondo la FIA ha un 40% di possibilità di intervenire in gara, sembra solo un lontano ricordo, tanto che qualche flebile raggio di sole penetra tra le nuvole. In griglia la mescola prediletta è la soft: il primo a sparigliare le carte nella top ten è Piastri, che monta le medie come Norris, Russell, Alonso, Stroll, Tsunoda e Hulkenberg. Come previsto da Pirelli, le gomme dure vengono scartate in partenza. Al via Leclerc ha un ottimo scatto, ma non può nulla contro Pérez, che lo supera facilmente sul rettilineo del Kemmel grazie alla superiore velocità sui rettilinei della Red Bull.

In Curva 1 Piastri e Sainz entrano in collisione, con lo spagnolo che stringe l’australiano nel muro interno di La Source. Il pilota della McLaren, che ha tentato una staccata piuttosto difficile, subisce un danno alla sospensione anteriore destra ed è costretto a ritirarsi, mentre la Ferrari numero 55 mostra danni importanti sulla pancia destra e inizia piano piano a scivolare indietro rispetto ai primi. Verstappen ne approfitta e si porta in quarta posizione, ma nei giri immediatamente successivi fatica a passare Hamilton, che ha il DRS su Leclerc. La manovra avviene al giro 6, quando la Mercedes perde il vantaggio dell’ala mobile e l’olandese realizza una bella manovra alla staccata di Les Combes. Nel frattempo, Sainz crolla nelle retrovie, venendo passato in rapida successione da Alonso, Tsunoda, Albon, Stroll e Russell. A causa dei danni, la SF-23 dello spagnolo è lentissima, tanto che si crea un trenino fino all’ultima posizione.

Già al sesto giro alcuni piloti che fanno parte di questo gruppetto e hanno le soft si fermano ai box per effettuare l’undercut. Al giro 7, dopo essere stato superato anche da Sargeant e Gasly, Sainz va ai box per cambiare gomme e rientra in pista in penultima piazza. Al giro 9 Verstappen prende un’ottima scia su Leclerc e lo passa sul Kemmel, mettendosi all’inseguimento di un Pérez che, nelle tornate precedenti, ha aperto un gap di 3″ dugli inseguitori. Nel frattempo, anche la McLaren di Norris crolla a causa del setup ad alto carico scelto dalla McLaren in previsione di una gara bagnata. Il britannico non può difendersi sui rettilinei, con in più l’handicap della gomma hard. Al giro 11 si ferma anche Alonso, che passa Hulkenberg sul Kemmel dopo essere stato un po’ rallentato. Alla tornata successiva è il turno di Hamilton, che rientra appena davanti a Stroll ed è costretto a difendersi molto duramente dal canadese.

Al giro 13 si fermano Pérez e Leclerc, che rientra con un buon vantaggio su Hamilton, mentre al passaggio successivo è il turno di Verstappen. Proprio intorno alla fine della prima girandola di soste per i top driver, un allarme pioggia inizia a circolare nelle radio dei piloti. Dopo il rientro in pista, Verstappen inizia a mettersi all’inseguimento di Pérez martellando giri veloci, e alla diciassettesima tornata divora il messicano sul rettilineo del Kemmel. Allo stesso giro Russell e Stroll, ingaggiati da tutta la gara e amcora in attesa di effettuare la prima sosta, concludono il loro duello con la manovra del britannico sul canadese. Poco dopo, però, è il momento degli ombrelli e degli impermeabili: la pioggia arriva dalla Stavelot e rimette tutto in discussione, non limitando inizialmente l’alto numero di duelli e sorpassi, anche a causa del fatto che molti piloti hanno deciso di estendere il primo stint per arrivare fino alla pioggia.

L’intensità dello scroscio è maggiore rispetto alle attese, e i tempi si alzano rapidamente. Verstappen è protagonista di un momento da cuore in gola, quando perde il posteriore della sua RB19 sulla salita dell’Eau Rouge ed è costretto ad un salvataggio tagliando il Raidillon. A metà gara Russell effettua il pit stop e monta le soft, nonostante l’intensità della pioggia stia incrementando, mentre Gasly ha un pit stop lento e scivola dietro ad Albon. Verstappen è comodamente leader con 5.5″ su Pérez, mentre Leclerc è distante 12.7″ dall’olandese e seguito a stretto contatto da Hamilton. Seguono in zona punti Hamilton, Alonso, Russell, Norris, Stroll, Tsunoda e Albon. Al giro 23 arriva poi il momento del ritiro per Sainz, la cui vettura ha subito troppi danni per poter continuare a correre in maniera competitiva. In quel momento, la pioggia smette di cadere e la gara continua sotto il sole.

Al giro 27 Hamilton effettua la seconda sosta, monta le soft e rientra davanti al compagno di squadra, mettendo pressione su Leclerc, che reagisce subito dopo. L’out lap dell’inglese è però rallentato leggermente dal traffico di Alonso quindi Leclerc, anche lui sulle soft nel finale, riesce a difendersi. Le due Red Bull si fermano invece nei due giri immediatamente successivi, tenendo la posizione e i distacchi più o meno invariati. Dopo la seconda sosta, Ocon supera il compagno di squadra e Albon, che danno vita ad una bella lotta, vinta dal francese, tra Fagnes e Stavelot. Il thailandese prova a riprendersi la posizione su Kemmel, ma Gasly è bravo a difendere l’interno e tenersi l’undicesima piazza. Negli ultimi dieci passaggi sono poche le lotte degne di nota: Tsunoda e Ocon duellano per la nona posizione, e il francese supera il giapponese con una gran manovra all’esterno di Les Combes.

Nel finale tutta l’azione è nelle retrovie: Ocon supera anche Stroll e va all’attacco di Norris, mentre Hamilton si ferma al penultimo passaggio per guadagnare il punto del giro veloce. Verstappen vince con il solito distacco abissale, stavolta di 22″, davanti a Pérez e Leclerc.

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