F1 La scuderia Ferrari ha ancora una volta dato prova di grande abilità in Arabia Saudita conquistando un secondo e un terzo posto rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine del Gran Premio.

Leclerc ha inizialmente approfittato di una safety car per effettuare il pit stop attorno al giro 17 sopraggiungendo su Perez che si era fermato poco prima del regime di SC, ma nel finale è stato scalzato da Verstappen che ha approfittato della ripartenza da Virtual Safety Car, negli ultimi giri il monegasco sembra anche disposto a replicare all’olandese campione del mondo in carica ma la bandiera gialla nel settore 1 non gli ha consentito di attaccare Max per un’ultima volta. In ogni caso la rossa di Maranello si è confermata una grande vettura, affidabile e potente che sembrerebbe, almeno per ora, in grado di competere per il mondiale, non a caso la Ferrari lascia l’Arabia Saudita con il primo posto nel mondiale costruttori e con Leclerc e Sainz in vetta alla classifica piloti.

Foto Ferrari F1 Twitter

“Ovviamente dispiace veder sfumare una vittoria nei giri finali, però che bello essere tornati stabilmente lì davanti! Ogni volta che prendevo un po’ di vantaggio su Max (Verstappen) riuscivo a gestire bene la corsa. Dopo la Virtual Safety Car nel finale di gara però è riuscito a portarsi a distanza di DRS e le cose si sono complicate parecchio perché io ero veloce nelle curve ma lui andava più forte sul dritto. Devi cercare di scommettere sui tuoi punti di forza quando la lotta è così serrata, così grazie alla strategia sono riuscito a riprendermi la posizione per due volte, ma al terzo attacco non c’è stato niente da fare. Avrei forse avuto un’altra possibilità alla fine della corsa se non fosse stato per la bandiera gialla in curva 1 ma queste cose fanno parte del gioco. È stata una battaglia divertentissima.”

Ha detto Leclerc mentre Sainz dal canto suo ha replicato: 

“Sono partito molto bene ma mi sono ritrovato un po’ chiuso in curva 1 e così Max (Verstappen) ha avuto la meglio visto che si trovava sulla traiettoria migliore. Da quel momento in poi la gara è stata piuttosto regolare, anche se mi sarei aspettato di riavere la posizione su Checo (Perez), visto che ero uscito davanti a lui dalla pit lane, finché eravamo ancora in regime di Safety Car. Il fatto di aver dovuto attendere il restart per tornare terzo non mi ha permesso di provare a lottare per la seconda piazza. Il risultato di oggi è senza dubbio buono e questo weekend è stato decisamente meglio rispetto a quello del Bahrain. Mi rendo conto che stiamo andando nella direzione giusta nell’aumentare la confidenza con questa nuova monoposto e sono sicuro che sia solo questione di tempo prima che ce la possiamo giocare ancora più avanti. “

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