Dopo le ufficiali dimissioni di Mattia Binotto da team principal della Ferrari, si sono scatenate le ipotesi su eventuali motivazioni. Si dice che abbia perso la fiducia del CEO John Elkann, del pilota Charles Leclerc, o forse di entrambi.

Fatto sta che ora il team ha dichiarato di essere già al lavoro per trovare il sostituto che “dovrebbe arrivare entro il nuovo anno”.

Ma chi sarebbe il miglior candidato per sostituire Binotto e quanta differenza possono davvero fare?

Leclerc ha un manager astuto come Nicolas Todt, mantenere la felicità nel suo equipaggio è la priorità assoluta. Soprattutto perché lui è stato considerato come il “prescelto” per riportare il titolo a Maranello dopo decenni. Binotto, nonostante tutte le sue ovvie qualità, inclusa quella che tutti sembrano concordare sia una genuina affabilità, non è sempre sembrato gestire al meglio Leclerc (il caso più eclatante è il GP di Silverstone).

In gioco, dunque, entra Frederic Vasseur, con cui il monegasco ha avuto un legame sin dai tempi del karting a finire nella stagione in F1 con Sauber. La Ferrari non direbbe mai che un collegamento con Leclerc sarebbe il fattore prevalente – o addirittura un fattore, probabilmente – nella candidatura di Vasseur, ma c’è stata a lungo una chiara affinità reciproca. E, dato anche che Vasseur non è un casuale e ha un chiaro pedigree come capo di un team di sport motoristici, quell’affinità è qualcosa su cui vale particolarmente la pena capitalizzare.

La Ferrari ha bisogno di un outsider alla guida del team, qualcuno che incarni i tratti che i dirigenti della Ferrari hanno cercato di abbracciare con il team di F1 negli ultimi anni.

Il miglior esempio è probabilmente l’attuale capo della McLaren Andreas Seidl, piacevolmente pragmatico, in grado di proteggere Il team all’esterno e nel frattempo ricucirlo all’interno. Ma si dice anche che Seidl abbia rifiutato, quindi la vera sfida per la Ferrari è riuscire a trovare qualcuno adatto tra quelli che sarebbero disposti ad andarci.

Perchè, sí, la Ferrari è la Ferrari e molti in F1 sognano di lavorare a Maranello, ma quando si tratta della reale possibilità di andarci, fa riflettere tutti i potenziali candidati, specialmente quelli che già ricoprono altri ruoli idonei.

Quello che la Ferrari deve fare non è solo scegliere il candidato giusto, ma anche dare loro la stabilità e il controllo di cui hanno bisogno per fare la differenza.

Dopotutto il punto di partenza è più che ottimo, con la F1-75 in grande crescita dopo questo 2022.

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