Diamo un voto ai protagonisti del GP di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina in pieno deserto, tra tempeste di sabbia e l’ostentazione della ricchezza petrolifera, per l’ultima gara del Mondiale 2019 di F1.

Hamilton

Lewis Hamilton: voto incalcolabile

Un pilota unico, il più grande dopo Schumacher, assolutamente paragonabile al tedesco ed a tutti i nomi che hanno fatto la storia della F1. Lewis Hamilton affronta un weekend che poteva essere di leggerezza e passerella, con una grinta da far invidia a chiunque. Lascia scendere in pista il miglior Lewis già dalle qualifiche per prendere una pole position che gli mancava da troppo; in gara poi non c’è storia per nessuno, si mette a dettare ritmo e come se non bastasse si prende il giro veloce a gara e gomme finite. Non ci sono aggettivi che potrebbero descrivere la sua stagione, la sua gara di oggi o tanto meno la sua carriera. Bisognerebbe inserire il voto Lewis, con quello si identificherebbero le gare perfette. Come quella di oggi, per ricordare ancora a tutti chi è il numero 1 (se non bastasse scriverlo sulla macchina come nelle libere, come i vecchi tempi). Hammer!

Valtteri Bottas: voto 10

Secondo in qualifica a pochissimo dal compagno, sbattuto dietro a tutti finisce addirittura davanti a Vettel, ad Albon e a tutti gli altri. Non sarà Hamilton ma la macchina sa usarla bene e mai come oggi e in tutto il weekend è stato aggressivo, poco remissivo, pronto allo scontro. Forse le sue dichiarazioni sul suo divorzio erano per lasciar intuire: sono diverso, osservate bene che il prossimo anno ci provo sul serio. Ce lo auguriamo, noi tifiamo per i piloti come lui, ma stavolta deve farlo sul serio altrimenti meglio dedicarsi ad altro dal 2021, il gregario l’ha fatto abbastanza. Wood Man.

Max Verstappen: voto 8,5

Al limite come la sua Red Bull, ha iniziato con il giochetto alla Hamilton: vede i mostri ovunque, dal freno motore che non lo fa andare avanti al sedile che si muove a destra e sinistra. Sono le fobie dei campioni, di quelli che già lo sono e di quelli che ancora devono diventarlo. Un weekend interessante il suo in ottica 2020, per dire a tutti che la Red Bull vuole fare sul serio e vuole questo salto di qualità dimostrato nelle ultime gare. La squadra di Horner è cresciuta a dismisura dal Giappone fino ad oggi ma manca ancora qualcosa per far felice Max. Manca un pò anche Max, perchè la vettura non si sviluppa da sola e siamo sicuri che gli manchi ancora qualcosa. L’età è dalla sua, vediamo se saprà sfruttarla.

Charles Leclerc: voto 8

Termina con un podio giusto, sofferto e lottato. Giocato però con Bottas partito ultimo, con una macchina che proprio non va e che lo rende spettatore dei divertimenti altrui. Stendiamo un velo pietoso su quanto accaduto in qualifica, meglio non parlarne. Finalmente questa stagione è finita, le aspettative per la prossima sono alte ma deve cambiare qualcosa nella mentalità, nella voglia di fare di un team che deve sistemare la rotta interna prima di fare qualsiasi altra cosa. E in Leclerc, chiamato a crescere in un attimo, a diventare già subito il Campione che tutti vogliono.

Alexander Albon: voto 8

Bravo, bravo, bravo. E bravo ancora. L’ultima gara è l’espressione della sua crescita: Vettel lo passa solo grazie alle gomme, i suoi tempi sono allineati ai top driver, deve acquisire un pizzico di follia in più (che può gratuitamente ottenere guardando il compagno box che ne ha da vendere) e poi ci sarà anche lui li davanti a battagliare. Una garanzia per Marko, sempre pronto a cambiare i pezzi in corsa.

Sergio Perez: voto 8

Un altra gara di livello, un altra prova che la Racing Point ha fatto bene a tenerlo e a puntare su di lui. Non sarà un fulmine di guerra, ma è concreto come poche cose, è attento a non fare casini e a non mettersi nei casini, anche quando questi ti vengono a cercare (vedi curva 1, primo giro).

Lando Norris: voto 8

Insieme ad Albon (e tolto Leclerc che fa storia a se) è il pilota che più ha impressionato questa stagione: l’ottavo posto di oggi è la prova di quanto forte sia questo piccoletto sempre allegro e molto social. Che non è male, perchè oltre a farci divertire in pista, lo fa anche al di fuori. Un personaggio tutto d’un pezzo che presto avrà anche un motore molto più serio del Renault che (con tutto il rispetto) ne ha di strada da fare.

Carlos Sainz Jr.: voto 7,5

Gara un pò difficile la sua, ma obiettivo raggiunto e soddisfazione immensa dopo il primo podio della carriera: il sesto posto nel Mondiale è un risultato incredibile se si pensa a come partiva la McLaren, ma lui ha guidato da grande per tutto l’anno. Forse non si aspettava un compagno rookie tanto forte, ma questa sarà stata di grande motivazione per chi come lui ha dalla sua parte uno che di pressione ne sa qualcosa. L’orgoglio del papà Carlos Sr.

Sebastian Vettel: voto 5

Il suo numero, il voto alla sua gara, il voto alla sua stagione, la sua posizione finale oggi e nel mondiale. Non spendiamo parole per dire quanto accaduto tra qualifiche (soprattutto) e gara. Doveva vincere e invece è stato un mezzo fallimento nel GP di Abu Dhabi. Almeno psicologicamente sembra ripreso, ringraziando il team per Singapore e guardando al 2020 con fiducia, tanta fiducia.

Haas: voto 4

Non sono i team che conosciamo. Non sappiamo cosa accade, forse qualche sviluppo sbagliato a metà stagione ma le macchina sono brutte copie di brutte copie. Mai competitive nel GP di Abu Dhabi, se la giocano tra di loro per le posizioni fuori punti e non danno giustizia ad un motorone come il Ferrari. Vogliamo di più, prendiamo esempio dalla Toro Rosso?

Robert Kubica: voto 3

Va bene la macchina da quasi F2, va bene che erano anni che non guidava a questi livelli, ma di scontri con Russell ne hai persi e non puoi dire nulla. La stagione è stata fallimentare per tanti motivi, il principale la macchina, il secondo chi doveva svilupparla e non c’è mai riuscito. Tra questi anche lui.

Renault: voto 2

Avessero i (pochi) soldi della Williams ok, ma di fondi questi ne hanno e quindi cosa significa arrivare 11esimo e 12esimo? Possibile che il telaio sia cosi pessimo da stare dietro a chi invece dovrebbe essere tuo cliente? Niente di più facile per il team francese. Non basta un Ricciardo per vincere, serve molto, molto di più.

Ferrari: ci siamo stancati

Non si tratta di tifoseria soltanto, è qualcosa di più. Vedere cosa accade in qualifica dopo un intera stagione contornata da errori di muretto di ogni genere, vedere cosa accade al pit di Vettel quando la Red Bull fa 1,82. Non ci se lo può permettere, la Ferrari non può permettersi questo genere di scene. Non basta cambiare gli uomini in F1, bisogna cambiare la testa, la voglia, le direttive, fate voi, io non sono li a dire cosa bisogna fare nel profondo per risollevarsi, sebbene un idea ce l’ho. Riflettere su quanto accaduto per non farlo più accadere è l’anima del progresso. Riflettete se volete tornare a vincere ma non basterà. Servirà molto, molto di più.

FUORI CLASSIFICA: ROBIN RAIKKONEN

Diamo un voto ai protagonisti del GP di Abu Dhabi, perciò che dovremmo dire di un bambino molto sveglio che quando il papà riporta la sua monoposto ai box la prima cosa che gli viene da chiedergli è: “Papà, le gomme posteriori sono andate?”. Il figlio di un fenomeno non può essere che un fenomeno.

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