Aston Martin, la voglia di primeggiare di Fernando Alonso

F1 Alonso – Che al momento le Red Bull, e soprattutto quella di Max Verstappen, abbiano una marcia in più ne è consapevole. Che la sua Aston Martin abbia avuto un po’ un calo di rendimento negli ultimi Gran Premi di Formula 1 pure. Ma Fernando Alonso non è tipo da alzare bandiera bianca. Potrebbe del resto mai esserlo uno che nella sua bacheca ci ha inserito due mondiali vinti?

Dalla sua il pilota asturiano ha due fattori. Il primo, a quarantuno anni ha ancora l’entusiasmo dei suoi primi Gran Premi e non ha alcuna intenzione di appendere il volante al chiodo. Il secondo, si porta sempre nell’abitacolo quell’ottimismo caliente che appartiene a uno spagnolo quasi come una seconda pelle.

E che dica “credo nel terzo titolo” non può quindi stupire. “Altrimenti – dice sintetizzando appieno al quotidiano sportivo As la filosofia del provetto pilota da Formula Uno- non correrei”. Alonso è quindi volentieri disponibile, per assecondare questo suo desiderio, a continuare a sobbarcarsi viaggi e preparazione intensa.

Ma la preparazione fisica deve sempre andare a braccetto con una mentalità vincente e lui lo sa perfettamente: “sicuramente – dice – per arrivare a vincere servono esperienza e ambizione ma c’è anche bisogno di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, adesso io mi trovo in un buon posto e ho un buon momento, ma non sono ossessionato dal successo”.

Ossessionato no. Ma quel non c’è il due senza il tre applicato alla sua esperienza in Formula Uno gli piacerebbe un mondo poterlo concretizzare. Verstappen e Red Bull permettendo.

E intanto che attende che Verstappen possa accusare un sia pur minimo momento di flessione, scenario appartenente al momento al periodo ipotetico dell’irrealtà, con i suoi 139 punti l’asturiano cerca almeno di cucinarsi l’altra Red Bull meno stellare, anche se comunque competitiva, di Sergio Perez da cui dista trentadue lunghezze. Almeno il secondo posto sarebbe in cassaforte. Non sarebbe una vittoria in un mondiale, certo. Ma con un Verstappen in questo stato di grazia sarebbe come se lo fosse.