MARIO ISOLA – RESPONSABILE PIRELLI F1

“Da questa gara non ci aspettiamo particolari novità: rispetto a quelle dello scorso anno,
le tre mescole portate qui sono più morbide di uno step. I pneumatici White medium e
Yellow soft del 2018 si possono infatti paragonare a soft e supersoft 2017, le due
mescole usate nella strategia vincente dello scorso anno. Di conseguenza, il P Zero Red
supersoft di quest’anno è equivalente al Purple ultrasoft 2017, mai utilizzato in Brasile.
Quindi, la supersoft che useremo quest’anno è in realtà al debutto come grado di
morbidezza. Il traffico in pista e i sorpassi fuori traiettoria sono due aspetti molto
importanti da gestire a Interlagos. Anche il degrado è un fattore da tenere in
considerazione, dati i carichi ai quali sono sottoposti i pneumatici nelle curve veloci, oltre
alle possibili temperature molto elevate, anche se non ci aspettiamo livelli di degrado dei
pneumatici particolarmente elevati in condizioni normali.

PASSIONE, POTENZA E P ZERO A INTERLAGOS

Per l’ultima volta in questa stagione verranno utilizzati i P
Zero White medium e Yellow soft, nominati per il Gran Premio del Brasile insieme ai Red
supersoft. Questa gara, che si disputa vicino al centro di San Paolo, è famosa per
essere imprevedibile, sia per le condizioni meteo che per l’azione in pista. Il Brasile è
uno dei principali mercati per Pirelli, con tre grandi stabilimenti produttivi che forniscono
pneumatici per circa la metà del parco auto circolante nel Paese.

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IL CIRCUITO 

La nomination è la stessa dello scorso anno, ma le tre mescole sono tutte di uno step più
morbide rispetto alle corrispettive del 2017.

Interlagos presenta il terzo giro più corto dell’anno (dopo Monaco e Città del Messico), pari a
4.309 metri: qui le monoposto curvano quasi di continuo e i pneumatici lavorano
costantemente.

Dal punto di vista delle condizioni meteo, può succedere di tutto: in passato si sono
registrate temperature asfalto tra le più elevate, così come ha diluviato.

Il pneumatico posteriore destro è quello maggiormente sollecitato su questo tracciato che si
percorre in senso antiorario. Le tre mescole nominate devono infatti far fronte a curve veloci
e a carichi provenienti da diverse direzioni.

Nel 2017, Max Verstappen ha vinto con una strategia a una sosta supersoft-soft, mentre altri
piloti hanno scelto tattiche sui due pit stop. Quest’anno i Team punteranno probabilmente a
una sola sosta.

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