Sorride, Alex Albon. Sa che la sua Williams vale qualcosa di più del quindicesimo e undicesimo posto a cui l’ha fatta marciare, rispettivamente, in Bahrein e Arabia Saudita. Ma sorride anche perchè lui non perde mai di vista il concetto di privilegio nel guidare nel mondo del circus della Formula 1 . Il ragazzo ha stoffa, e , scorrendo la sua biografia motoristica dell’anno addietro, ce ne si accorge a occhio nudo. A punti ci è finito sette volte, persino pochi rispetto a quanto avrebbe meritato. Ma sono bastati sia alla Williams per dirgli “ok, ti vogliamo ancora con noi”, sia alla concorrenza per seguirlo con il fiuto di un segugio.

In Australia l’anglo-thailandese vuole quindi cominciare a riempire la bisaccia. In Arabia Saudita ci è andato vicino, magari, nella terra dei canguri, potrebbe compiere il salto decisivo. Di buon auspicio sia per lui sia per il suo partner , lo statunitense Logan Sargeant, sarà la partecipazione al Goodwood Speed Festival 2024 dove ambedue saliranno sulla vettura del vecchio, compianto Frank che si aggiudicò un mondiale nel 1982, ovvero la FW 08. A guidarla era il finlandese Keke Rosberg. Un nome, una garanzia dato che non solo si mise in tasca lui un mondiale ma regalò al mondo il figlio Nico che, poi, avrebbe fatto lo stesso nel 2016.

I ricordi dei fasti che furono possono scaldare. E motivare a dovere. Alex il talentuoso conta pure su questo. Lo scorso campionato, in Australia, ebbe un incidente, ma quella è storia andata. Adesso è un’altra storia da giocarsi con la massima determinazione. Quella di chi non si è dimenticato del sogno che coltivava nel 2006 quando, all’età di dieci anni, si faceva valere nel mondo dei go kart e ha dato a quel sogno forma compiuta.

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