In vista della rivoluzione tecnica prevista dal regolamento F1 2026, la Federazione Internazionale (FIA) ha deciso di intervenire non solo sulle vetture, ma anche sul linguaggio. L’obiettivo? Semplificare i tecnicismi per rendere lo sport più accessibile ai tifosi.
La Formula 1 del 2026 avrà un aspetto radicalmente diverso rispetto a quello delle ultime stagioni. Le nuove norme, che coinvolgono sia la Power Unit che il telaio, trasformeranno il modo stesso di concepire la gara.
La fine di un’era: l’addio al DRS
Il recente Gran Premio di Abu Dhabi ha segnato, simbolicamente, la fine di un’epoca: è stata l’ultima volta (con le attuali regole) in cui il concetto di sorpasso è stato legato esclusivamente al DRS tradizionale.
Dal 2026, il sistema di riduzione della resistenza aerodinamica evolverà drasticamente grazie all’introduzione dell’aerodinamica attiva. Questa tecnologia coinvolgerà:
- L’ala anteriore.
- L’ala posteriore.
Per favorire i sorpassi, le nuove regole prevedono un sistema di boost elettrico temporaneo: quando un pilota si troverà a meno di un secondo dalla vettura che lo precede, potrà attingere a una potenza extra dai sistemi ibridi per tentare l’attacco.
Caos termini: da “MOM” a parole più semplici
Quando la FIA ha presentato la bozza del regolamento 2026 durante lo scorso GP del Canada, la nomenclatura tecnica ha generato confusione. Si parlava di:
- X-mode (basso carico per i rettilinei).
- Z-mode (alto carico per le curve).
- Manual Override Mode (il boost per il sorpasso).
Questi termini sono stati giudicati troppo complessi. In particolare, il Manual Override Mode è stato rapidamente abbreviato dai fan e dagli addetti ai lavori in “MOM”, creando ironia e confusione. Anche X-mode e Z-mode, ribattezzati inizialmente come “modalità rettilineo” (SLM) e “modalità curva”, non hanno convinto appieno.
L’intervento della FIA: standardizzare per il pubblico
La Federazione ha deciso di cambiare rotta, imponendo una terminologia unificata che dovrà essere usata da team, piloti, media e commentatori TV.
Nikolas Tombazis, direttore monoposto della FIA, ha spiegato la necessità di questo cambiamento durante una tavola rotonda:
“Stiamo rivedendo parte della terminologia perché vogliamo renderla chiara e semplice da comprendere per i fan. Vogliamo che le squadre utilizzino una terminologia unificata quando parlano via radio, così come i commentatori televisivi. Stiamo lavorando per creare un linguaggio semplice.”
Questa confusione linguistica, tuttavia, sembra rispecchiare le difficoltà intrinseche dei nuovi regolamenti 2026, considerati da molti addetti ai lavori eccessivamente complicati. C’è chi sostiene che la Federazione avrebbe dovuto dare priorità alla stesura di regole tecniche sensate per migliorare lo spettacolo in pista – spesso latente con le attuali vetture – piuttosto che preoccuparsi in seconda battuta di come “venderle” al pubblico.
Come chiameremo i nuovi sistemi?
Sebbene le scelte definitive verranno finalizzate entro la fine dell’anno, Tombazis ha fornito le prime indicazioni su come cambierà il vocabolario della Formula 1:
- Modalità Sorpasso: Sostituirà probabilmente il complesso “Manual Override Mode”.
- Aerodinamica Attiva: Sarà il termine unico che ingloberà le vecchie definizioni di X-mode e Z-mode.
Dal punto di vista della FIA, non è più necessario distinguere ossessivamente tra le configurazioni d’ala. Tutte le monoposto utilizzeranno, di fatto, le stesse impostazioni in parti specifiche del tracciato:
- Configurazione Normale: Più carico aerodinamico per affrontare le curve.
- Configurazione a Basso Carico: Necessaria sui rettilinei per ridurre la resistenza (drag) e compensare le caratteristiche delle nuove Power Unit.
La sfida del 2026 è lanciata: meno sigle incomprensibili, più chiarezza, ma soprattutto l’incognita su come queste novità influenzeranno i duelli ruota a ruota.
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