Nel venerdì in quel di Monza, dopo una prima sessione che ha visto i piloti effettuare pochi giri causa asfalto bagnato per la pioggia caduta in mattinata, nelle seconde libere ad imporsi sono state le due Ferrari di Vettel e Raikkonen, facendo sognare quel 1-2 tanto voluto dai tifosi.

Il detto popolare recita “Se son rose…fioriranno”. Parlando F1 e di Ferrari quel “rose” potrebbe tramutarsi in “rosse” dopo le seconde libere di questo pomeriggio disputatesi sul circuito brianzolo che hanno visto primeggiare le due SF71H di Vettel e Raikkonen.

I due piloti della Rossa si sono imposti davanti alle due Mercedes di un Hamilton sicuramente parso più in forma del compagno di team Valtteri Bottas e alle due Red Bull munite dell’ala posteriore più sottile tra quelle usate dai team, confermando ancora una volta l’handicap del motore Renault nei confronti delle comprimarie Ferrari e Mercedes.

Quello di Monza è un circuito unico nel suo genere presente nel calendario di F1, la stessa cosa va per Monte Carlo. I team preparano dei veri e propri pacchetti solo per la trasferta monzese e la sfida per i team è avere tanta velocità senza perdere in trazione e carico aerodinamico nelle chicane lente (Prima variante  e Variante della Roggia) e stabilità nei curvoni veloci ( vedasi Parabolica).

Sessione mattutina condizionata dalla pioggia, scesa copiosa sul circuito e ha costretto i piloti ad utilizzare le gomme Wet e intermedie. Pochi giri per tutti i piloti, sopratutto per Sebastian Vettel che dopo una manciata di giri è rimasto fermo ai box per un problema al cambio che i meccanici hanno prontamente sostituito. Nulla di allarmante che necessiti penalità in griglia di partenza per questa sostituzione, trattandosi di un elemento a fine vita e usato solo nelle libere.

Tra le due sessioni di libere la pista si è asciugata, permettendo avere più azione in pista nel pomeriggio. Cosa avvenuta in parte, a causa del pauroso incidente nel quale è stato coinvolto il pilota svedese Marcuss Ericsson con la sua Alfa Sauber. Ancora da chiarire la causa della chiusura ritardata del DRS che ha poi causato la sbandata contro le barriere. Incidente dalle dinamiche simili a quanto accaduto un decennio fa a Robert Kubica in Canada. Per fortuna il pilota è uscito illeso dalla monoposto ma chiaramente sotto shock.

Dopo oltre 20 minuti di attesa la sessione riprende e subito i big si lanciano per i primi giri cronometrati: tutti ad eccezione di Sebastian Vettel concludono il primo run con gomme Soft mentre il tedesco, complice la scelta di portare ben 10 set di gomme Supersoft, ha optato per un run con la gomma rossa. Le due rosse si sono messe subito davanti a tutti, con un margine però risicato sul secondo degli inseguitori: Lewis Hamilton.

Nella simulazione di qualifica, a spuntarla è Vettel che con il crono di 1.21.105, si avvicina sempre più al record ufficiale della pista che resiste dal 2004 e detenuto da Rubens Barrichello. Tempo che il tedesco stava migliorando nel sesto giro del suo run con gomma supersoft, ma complice un entrata troppo brusca in Parabolica, perde il controllo della monoposto finendo nella ghiaia e “baciando” il muro di protezione, danneggiando lievemente l’ala posteriore. Il pilota tedesco è riuscito a tornare ai box permettendo ai suoi meccanici di ripulire dalla ghiaia e sostituire l’ala posteriore sulla sua “Loria”.

L’unico a tenere il passo di Vettel è Raikkonen mentre la prima delle due Mercedes, quella di Hamilton si è fermata a poco meno di tre decimi dal crono del rivale tedesco e con Bottas ad oltre 6 decimi. Le due Red Bull, nonostante i tentativi di ridurre il deficit del motore Renault scaricando l’ala posteriore, sono parse molto lontane dai due team di punta, lasciando intendere come non ci sia partita, pioggia permettendo.

Nella simulazione di passo gara chi ha sicuramente ben impressionato per velocità ma sopratutto costanza nei tempi è Kimi Raikkonen, il quale con gomme Soft ha messo insieme un ottimo long run, con tempi tutti al di sotto dell’1.25 con regolare costanza. Passo leggermente più lento ma quasi equivalente a quello di Raikkonen è quello di Lewis Hamilton, anche se è parso meno regolare. Passi gara molto condizionati dal fattore traffico , che in un circuito cosi corto come quello di Monza non è certo una novità.

Il venerdì di oggi dà come favorita la Ferrari sia nel giro secco che sulla lunga distanza, in condizioni di pista asciutta. Bisognerà capire come si evolverà la situazione meteorologica per la qualifica di domani dove regna l’incertezza sulla possibilità di pioggia o meno. Se dovesse piovere Mercedes e Red Bull potrebbero sperare di avere qualche chance in più di contrastare questa Ferrari che nella gara di casa potrebbe trovare quel “boost” in più per cercare di tenere ancora vivo il sogno chiamato mondiale.

Ora tutti gli occhi saranno puntati al cielo in attesa dell’epilogo delle qualifiche in quel di Monza…

Giuly Bellani

Foto Bonora

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