La Ferrari tenta un ultimo assalto disperato alla Mercedes ma qui non vince dal 2004. Dominio d’argento nell’era ibrida

La Formula 1 sbarca in Giappone per la diciassettesima tappa del mondiale 2018. Il campionato sembra saldamente nelle mani di Lewis Hamilton e della Mercedes, che hanno infilato tre successi consecutivi nelle ultime gare in Italia, Singapore e Russia. L’unico neo della stagione perfetta dell’inglese e del team di Brackley sta nel poco sportivo ma efficace gioco di squadra operato domenica scorsa a Sochi, quando a Bottas è stato esplicitamente chiesto di cedere la vittoria ad Hamilton. Con quei 7 punti in più ora Lewis ne ha 50 di vantaggio in classifica ( 306 contro i 256 di Vettel), mentre la Mercedes è a +53 (495 contro i 442 della Ferrari).

A preoccupare, se possibile, più del distacco sono le prestazioni delle monoposto. Se fino a Monza la SF71-H appariva come la vettura migliore, da Singapore in poi la W09 è tornata irraggiungibile e la doppietta in Russia ne è stato l’esempio più eclatante. La Ferrari è in un certo senso padrona del proprio destino, considerando che facendo cinque doppiette nelle ultime gare entrambi i mondiali andrebbero a Maranello senza dover fare calcoli. Contro Hamilton e la Mercedes delle ultime uscite definire questa possibilità come utopia è persino riduttivo, ma il motorsport è imprevedibile.

Così come era per il Canada, anche il Giappone è stata una pista maledetta per la Ferrari negli ultimi anni. Vettel a Montreal ha riportato la rossa ad un successo che mancava dal 2004, proprio come sono esattamente 14 anni che la rossa non trionfa a Suzuka. In quell’anno ci pensò ovviamente Kaiser Schumi a vincere, ma poi più nulla tranne la pole di Massa nel 2006. Seb si trova invece benissimo qui, dato che con la Red Bull si è imposto nel 2009, 2010, 2012 e 2013. Nel 2011 arrivò terzo ma vinse con largo anticipo il suo secondo mondiale, mentre con la Ferrari il miglior risultato è stato il gradino più basso del podio nel 2015.

La Mercedes ha letteralmente dominato dal 2014 in poi, ovvero quando esiste la power unit. Hamilton si è sempre imposto tranne nel 2016, quando a trionfare fu Nico Rosberg. Per Lewis poker di vittorie in Giappone, considerando anche quella sulla pista del Fuji al volante della Mclaren nel lontano 2007. I pronostici non sono certo dalla parte della Ferrari anche per motivi storici, ma tecnicamente questa è una pista che si avvicina molto alle caratteristica della vettura 2018: Suzuka ricorda infatti piste come Silverstone e Spa, dove Vettel ha surclassato la Mercedes di Hamilton ottenendo le ultime due vittorie stagionali fino ad ora. Vedremo cosa dirà la pista nella speranza che il tifone sia passato del tutto e lasci spazio ad un bel sole per il fine settimana.

Di seguito riportiamo gli orari del GP del Giappone:

Il palinsesto di Sky (dirette e repliche)

Venerdì 5 ottobre
ore 3.00-4.30, F1, Prove libere 1, diretta
ore 5.00, F1, Prove libere 1, replica
ore 7.00-8.30, F1, Prove libere 2, diretta
ore 10.15, 17.15, 21.00 e 24.00, F1, Prove libere 2, repliche

Sabato 6 ottobre
ore 5.00-6.00, F1, Prove libere 3, diretta
ore 8.00, F1, Qualifiche, diretta
ore 9.45, 12.30, 15.45, 17.30, 19.15, 21.00 e 24.00, F1, Qualifiche, repliche

Domenica 7 ottobre
ore 7.10, F1, Gara, diretta
ore 10.00, 13.00, 15.00, 18.00, 20.00 e 22.30, F1, Gara, sintesi

Il palinsesto di TV8 (Differite)

Sabato 6 ottobre
ore 20.00, Qualifiche

Domenica 7 ottobre
ore 21.15, Gara

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